BEUTHEN (A. T., 51-52)
Città dell'Alta Slesia (Oberschlesien), digtretto di Oppeln, a 285 m. sul livello del mare, è il più importante centro minerario della regione. Posta in una zona collinosa, l'aspetto originario della quale era boscoso (e resti copiosi dei boschi che ricoprivano la zona sono ancora ben visibili a NO.), già nel Medioevo Beuthen acquistò il diritto cittadino (1254) e cominciò lo sfruttamento delle miniere di zinco e di piombo. Successivamente hanno assunto importanza l'estrazione del carbone, la lavorazione del ferro e la produzione di lattonami.
La costruzione più antica di Beuthen di qualche interesse è la Marienkirche, chiesa del sec. XVI a NO. del Ring, la tipica piazza quadrata dei centri più antichi della Slesia, piazza verso la quale si innalzano le facciate degli edifici più notevoli. Nel lato occidentale è quella del municipio, rinnovato completamente nel 1880. La città si è poi sviluppata regolarmente a reticolato intorno al Ring, con vie che si tagliano ad angolo retto.
Posta a breve distanza da Gleiwitz, Hindenburg, Königshütte, Kattowitz e congiunta con tutti questi centri per mezzo di linee ferroviarie, per quanto non possa usare come Gleiwitz del canale di Klodnitz (congiunzione con l'Oder) e per quanto sia stretta a oriente dal vicino confine polacco, è diventata anche un importante nodo ferroviario. Gli abitanti sono saliti da 32.000 nel 1885, a 51.037 nel 1910, a 62.643 nel giugno 1925. La maggior parte degli operai delle miniere sono polacchi.
Bibl.: H. Solger, Der Kreis B. in Oberschlesien mit besonderer Berücksichtigung der durch Bergbau und Hüttenbetrieb hervorgerufenen Arbeiten und Gemeinde-Verhältnisse, Breslavia 1860; E. Franke, Über den geogr. Lage und Entwicklung der Stadt B., Beuthen 1877.