Blier, Bertrand
Scrittore, regista e sceneggiatore cinematografico francese, nato a Boulogne-Billancourt (Seine) il 13 marzo 1939. Ha offerto nel tempo una produzione di diseguale qualità, ma segnata da una continuità di temi e di linguaggio: incentrata con profondo pessimismo sul rapporto tra i sessi, presenta forme espressive caratterizzate da una vena provocatoria e da un cinico umorismo. Sceneggiatore dei propri film, B. ha ricevuto vari riconoscimenti, tra cui l'Oscar per il miglior film straniero nel 1979 per Préparez vos mouchoirs (1978; Preparate i fazzoletti), il Gran premio speciale della giuria al Festival di Cannes e tre César per Trop belle pour toi (1989; Troppo bella per te!).
Crebbe nell'ambiente del cinema: erano noti attori il padre, Bernard Blier (protagonista di tre suoi film), e molti amici di famiglia. Iscrittosi alla facoltà di Lettere, la abbandonò per lavorare come assistente alla regia (1959-1963). Esordì come regista con il documentario Hitler, connais pas (1962), film-inchiesta sull'ignoranza del passato da parte dei giovani. Seguì un decennio di scarsa attività e di difficoltà personali. Il vero inizio della carriera fu rappresentato dalla favorevole accoglienza ricevuta dal suo primo romanzo, Les valseuses (1972), odissea picaresca di due emarginati, grazie a cui ottenne i finanziamenti per un film con lo stesso titolo (1974; I santissimi), al quale la crudezza delle vicende e dei dialoghi procurò un enorme successo di scandalo. Les valseuses introdusse due temi caratteristici di B.: l'inadeguatezza degli uomini contemporanei a rispondere alle nuove richieste del mondo femminile, sia affettive sia sessuali, e un tipo di triangolo sentimentale in cui l'amicizia che finisce per legare i due lati maschili si rivela in definitiva più forte della concorrenza per la conquista della donna. Il film lanciò tre giovani attori allora sconosciuti, Miou-Miou, Gérard Depardieu e Patrick Dewaere, in seguito protagonisti di molte opere del regista. Tra il 1976 e il 1989 la produzione di B. ha conosciuto sensibili oscillazioni. Si è rivelato meno felice nelle opere in cui la visione critica dei rapporti umani scade nella misoginia, o in cui i toni surreali diventano onirismi volutamente oscuri: Calmos (1976), La femme de mon pote (1983) e, in minore misura, Notre histoire (1984; La nostra storia, César per la sceneggiatura). Il maggiore equilibrio tematico e stilistico ha determinato al contrario il successo di pubblico e i riconoscimenti di critica, ottenuti da Préparez vos mouchoirs, Buffet froid (1979; Buffet freddo, César per la sceneggiatura), Beau-père (1981; Ormai sono una donna, tratto dal suo romanzo del 1980), e soprattutto da Tenue de soirée (1986; Lui portava i tacchi a spillo) e Trop belle pour toi.A partire dal 1990, l'incontro con l'attrice Anouk Grinberg, che diverrà la terza moglie del regista e la protagonista di tutti i suoi film degli anni Novanta (Merci la vie, 1991; Un, deux, trois soleil, 1993, Un, due, tre, stella!; Mon homme, 1995), sembra aver introdotto accenti meno disperati nella visione del mondo che le sue opere riflettono. Dopo il 1995 B. si è dedicato soprattutto alle regie teatrali e alla produzione letteraria. Nel 2000 ha girato Les acteurs, in cui molti dei più noti attori francesi della sua generazione interpretano sé stessi: un caso estremo di cinema autoreferenziale, ma anche una riflessione autoironica sulla propria professione e sulla vecchiaia imminente.
G. Haustrate, Bertrand Blier, Paris 1988; S. Harris, Bertrand Blier, Manchester 2001.