BERSAGLIERI (VI, p. 778; App. I, p. 266)
All'inizio della seconda Guerra mondiale esistevano 12 reggimenti di bersaglieri (dal 1° al 12°) in parte non indivisionati ed in parte inquadrati nelle divisioni celeri e corazzate. Durante la guerra (aprile 1942) fu costituito il 18° reggimento. Parteciparono alle operazioni del fronte greco-albanese e iugoslavo i reggimenti 1°, 2°, 4° e 5° (si distinse particolarmente il 4°); del fronte occidentale i reggimenti 1°, 3°, 7°, 8°, 9° e 12°; del fronte russo i reggimenti 3° e 6° (ambedue furono decorati di medaglia d'oro al valor militare); del fronte balcanico i reggimenti 5°, 4°, 6°, 11° e 12°; del fronte Africa Settentrionale i reggimenti 5°, 7°, 9°, 10°, 12° e altri reparti autonomi con le divisioni "Ariete", "Centauro", "Littorio", "Trento" e "Trieste". Dopo la battaglia del Mareth (primavera 1943) i resti dei varî reggimenti furono inquadrati nella "Divisione bersaglieri d'Africa" che partecipò all'ultima battaglia di Tunisia. I bersaglieri presero parte alla guerra di liberazione con 2 battaglioni inquadrati nel CIL e successivamente col battaglione Goito, appartenente al reggimento speciale del gruppo di combattimento "Legnano". Nel 1946 fu ricostituito il 3° reggimento bersaglieri.