MONTGOMERY, Bernard Law primo visconte di el-‛Alamein
Feldmaresciallo britannico, proveniente dalla fanteria, nato il 17 novembre 1887, figlio di un pastore protestante dell'Ulster. Sottotenente nel 1908, tenente nel 1911, capitano nel 1914, partecipò al primo conflitto mondiale e fino all'aprile 1919 restò con l'armata del Reno. Maggiore nel 1920, fu poi destinato in Egitto; tenente colonnello nel 1931 e colonnello nel 1934 frequentò la Scuola di guerra. Generale di brigata nel 1937, maggior generale nel 1938, tenne il comando di divisione in Palestina e Transgiordania; all'inizio della seconda Guerra mondiale, fu inviato in Francia quale comandante la terza divisione, con cui combatté fino a Dunkerque; quindi fu destinato alla Home Forces, comandante del V e poi del XII corpo fino a tutto il 1941. Essendosi concluse, col ripiegamento e con gravi perdite, le due principali offensive svolte in Cirenaica (gennaio-febbraio 1941; novembre 1941-gennaio 1942), il 10 agosto 1942 fu trasferito in Africa e nominato comandante della 8ª armata. Ricercò la cause degli insuccessi nel fatto che le offensive si erano arrestate all'altezza della Sirtica, ciò che aveva dato agl'Italiani e ai Tedeschi la possibilità di utilizzare la linea di operazione a sud del Gebel per aggirare lo schieramento e portare l'offesa nella regione di Tobruch, e sostenne la necessità di svolgere una grande offensiva senza soste, adeguandone preventivamente la preparazione logistica, per puntare decisamente sulla Tripolitania. Riordinò l'armata, curò il morale delle truppe, da lui ritenuto elemento primo del successo, l'addestramento e le predisposizioni logistiche. Contenuto l'attacco del gen. E. Rommel (31 agosto-3 settembre), si diede a completare l'organizzazione dell'offensiva prevista. Il 23 ottobre 1942, con 3 corpi, 9 divisioni, 2180 pezzi, 1114 carri e 700 aerei iniziò la battaglia di el-‛Alamein. La conseguita vittoria lo portò in Tunisia, dove a Sfax si congiunse, il 10 aprile 1943, con le forze sbarcate l'8 novembre in Africa Settentrionale.
Destinata l'8ª armata alla conquista della Sicilia, sbarcò il 10 luglio sulla costa sud orientale, occupò Siracusa e Augusta; ricevuto ordine di partecipare alla invasione della penisola italiana, sbarcò il 3 settembre a Reggio Calabria, concorse alle operazioni della 5ª armata sbarcata il 9 a Salerno, con cui si congiunse il 16. L'armata, che aveva condotto vittoriosa da el-‛Alamein al Sangro, si era attestata alla linea Gustav, dall'Appennino all'Adriatico, quando fu prescelto per l'organizzazione del secondo fronte in Europa (2 gennaio 1944) e sostituito dal gen. Leese. Contribuì alla preparazione dei piani per lo sbarco in Normandia, e il 6 giugno 1944, alla testa del XXI gruppo armate (1ª armata americana e 2ª armata britannica), diresse lo sbarco in Normandia (operazione "Overlord"). Nominato feldmaresciallo, il 17 e il 18 settembre diresse l'attacco del fianco nord della linea Sigfrido col concorso di 2800 aerei e 1600 alianti e penetrò in Olanda. Il 16 dicembre, in seguito alla controffensiva del gen. Rundstedt nelle Ardenne, ebbe ordine di dirigere le operazioni a nord della penetrazione tedesca con le forze della 1ª e 9ª armata americana e di tenere fermo sulla Mosa e a Liegi. Ristabilita la situazione e riprese le operazioni, contribuì a portare la lotta nel cuore della Germania. All'atto della resa le sue truppe avevano occupato Brema e la costa, raggiunto l'Elba, Amburgo e il Baltico. Fu poi nominato comandante in capo delle forze di occupazione in Germania e membro della commissione alleata di controllo (26 maggio 1945-25 giugno 1946). Il 26 giugno 1946, infine, fu chiamato all'alta carica di capo dello stato maggiore generale imperiale, carica che lasciò dopo due anni in conseguenza della nomina a capo di stato maggiore dell'Unione Occidentale, avvenuta il 4 ottobre 1948. Si è affermato come una delle più notevoli figure di condottieri della seconda Guerra mondiale.