BENZOINO (dall'ar. lubān giāwī "incenso di Giava"; fr. benjoin; sp. benjuí; ted. Benzoeharz; ingl. benzoin, gum benjamin)
È il prodotto dello Styrax benzoin Dryander (Benzoin officinale Haine) pianta della famiglia delle Stiracacee. È un bell'albero di altezza media con foglie alterne picciolate ovali acute e fiori giallo-verdastri all'esterno, rossastri all'interno, disposti in grappoli terminali ed ascellari. Vive nell'Indocina, nel Siam, nella Cocincina, a Giava, a Sumatra ed a Borneo e viene coltivata specialmente nella regione settentrionale, orientale e meridionale di Sumatra, ove quest'albero cresce assai rapidamente. Secondo lo Tschirch il benzoino è un prodotto di origine patologica, perché i rami intatti non contengono canali secretorî; questi si originano con processo schizolisigenico nel tessuto di cicatrizzazione, che si forma in seguito alle incisioni praticate sulla corteccia dei tronchi. Ne cola un succo resinoso denso e biaucastro, che indurisce all'aria e che si raccoglie per mezzo di un coltello. Ogni albero fornisce tre libbre di resina all'anno, durante 10 o 12 anni: quella che si ottiene nei primi tre anni è di miglior qualità, assai ricca di lacrime bianche e costituisce il benzoino amigdaloide; quella che si raccoglie negli anni seguenti è più bruna e meno pregiata. Spaccando l'albero e raschiando il legno si ottiene una terza qualità di benzoino che racchiude molte impurità. In commercio si distinguono:
1. il benzoino del Siam, di color giallo bruno o bruno rossastro, che si trova in lacrime, o sotto forma amigdaloide o in masse; ha un odore balsamico assai gradevole che ricorda quello della vainiglia;
2. il benzoino di Sumatra o di Penang, di color bruno oscuro che si trova in grosse masse cubiche: ha odore più debole e meno gradevole della varietȧ precedente e contiene notevoli quantità di detriti vegetali, per cui è meno pregiato.
Il benzoino può considerarsi un balsamo che contiene dal 70-80% di resine, acidi liberi (ac. cinnamico, ac. benzoico), un po' d'olio essenziale, vainillina, ecc. Esso era conosciuto dagli Egiziani, ma sembra fosse ignoto ai Greci e ai Romani; in Europa fu introdotto come spezie assai rara e costosa nel 1461 e poi nel sec. XVI il suo uso si diffuse nelle farmacie col nome di Asa dulcis.
Recentemente G. Guillain, G. Laroche, P. Lechelle (Technique de la réaction du benjoin colloïdal, Parigi 1926) hanno introdotto in neuropatologia una reazione di precipitazione del benzoino colloidale con i liquidi cefalo-rachidei patologici, che ha particolare importanza nella diagnosi e nella prognosi delle lesioni luetiche del sistema nervoso e nella loro differenziazione da altre malattie, quali le meningiti, i tumori, la sclerosi a piastre, ecc.