TERRACINI, Benvenuto
Glottologo, nato a Torino il 12 agosto 1886. Nel 1925 fu nominato alla cattedra di glottologia a Cagliari, passò poi a Padova (1926) e successivamente a Milano (1929), dove rimase fino al 1938. Dal 1941 al 1946 insegnò linguistica e filologia all'università di Tucuman (Argentina). Dal 1947 copre la cattedra di glottologia a Torino. Dal 1932 al 1938 fu condirettore dell'Archivio glottologico italiano.
L'esperienza diretta della vita e della storia di un gruppo di parlate rustiche (Usseglio, Susa) lo spinse ad applicare e svolgere ì metodi della geografia linguistica, interpretando i dati linguistici come riflesso di correnti culturali. Con questo criterio ricondusse l'origine di alcune particolarità del latino ad un sostrato prelatino di tipo etruscoide (Su alcune congruenze fonetiche fra etrusco e italico, in Studi etruschi, III, 1929, e V, 1931), e rimstruì le vicende del ligure antico (Spigolature liguri, in Archivio cit., XX) e i fondamenti prelatini che tralucono dalla toponomastica della Sardegna (in Atti del Congr. arch. sardo, 1926, Reggio E. 1929, e in Sardegna romana, Roma 1936). In questi lavori, e più ancora in quelli successivi (Questioni di metodo nella linguistica storica, in Atene e Roma, III, 1921; Sostrato, in Scritti in onore di A. Trombetti, Milano 1938; Di che cosa fanno la storia gli storici del linguaggio? in Archivio cit., XXVII-XXVIII) prevale un deciso interesse per questioni metodologiche e l'intento di chiarire i fini della linguistica storica, propugnandone la completa risoluzìone nella storia della cultura. Non mancò di giustificare la sua posizione con saggi di storia della glottologia, e di affrontare il problema del momento individuale del linguaggio e quello dello stile (Elementi evolutivi e la persona storica dell'individuo parlante, in Actes du VIe Congrès de linguistes, Copenaghen 1938; Al margen de los cuentos dc Pirandello, in Insula, 1943-44).