Matematico (Torino 1903 - Roma 1977); prof. di geometria analitica e descrittiva a Bologna dal 1931 (con un intervallo dal 1939 al 1946 dovuto alle leggi razziali e trascorso in univ. inglesi); dal 1950 prof. di geometria superiore all'univ. di Roma. Presidente dell'Accademia dei Lincei (1968-73 e dal 1976 alla morte), di cui era socio naz. dal 1953, e membro (dal 1959) dell'Accademia nazionale delle scienze detta dei Quaranta, della quale fu presidente dal 1974, fu anche accademico pontificio (1975). L'intensa e feconda attività scientifica di S. è testimoniata dalle sue numerosissime pubblicazioni originali sugli argomenti più svariati, dalla geometria algebrica all'analisi combinatoria, allo studio delle equazioni algebriche in campi speciali, alla geometria differenziale, e alle applicazioni geometriche dell'algebra moderna e della teoria dei corpi finiti. Si è anche occupato di questioni collegate di topologia, teoria delle funzioni di più variabili complesse, geometria differenziale in grande, raccolte in Forme differenziali e loro integrali (2 voll., 1951 e 1956). Tra gli altri suoi volumi si ricordano: The non-singular cubic surfaces (1942); Lezioni di geometria moderna (vol. I, 1958), poi ampliato in Lectures on modern geometry (1960); Prodromi di geometria algebrica (post., 1981).