BENEDETTO di Giovanni di Pierantonio (B. da Montepulciano)
Attivo in Toscana e principalmente in Umbria nel sec. XVI come apprezzatissimo intagliatore in legno; sono ignote le date della nascita e della morte. Le notizie che abbiamo di lui si riferiscono per lo più a contratti di allogamento di importanti complessi, dei quali il primo a noi noto è il bel soffitto, a lacunari dipinti e dorati, della navata centrale della chiesa di S. Pietro a Perugia (il contratto è del 1º dic. 1553; compiuto, nel cornicione, da Giovanni Girolamo nel 1591). Per la stessa chiesa B. eseguiva nel 1556, in collaborazione con Benvenuto bresciano ed Ercole perugino, i due grandi seggi presbiteriali di noce, con dorature, ai lati della tribuna: intonati al celebre coro, che era stato eseguito una ventina di anni prima, ma più complicati di motivi decorativi, secondo l'affermarsi del gusto manieristico. Entro la imponente inquadratura architettonica la spalliera di ognuno dei due seggi è spartita verticalmente in tre pannelli: quello centrale contenente la data 1556, e gli altri scenette di soggetto sacro (Caino e Abele, sacrificio d'Isacco, Giuditta, ecc.) elegantemente inquadrate, nelle loro piccole proporzioni, dalla fine rabescatura a grottesche che copre completamente la superficie intorno. Intanto, nel maggio del 1555, B. si era impegnato a eseguire, per il palazzo di Giulio Gentile Della Cornia, in Città della Pieve, i mobili e altri lavori di stipetteria (andati perduti). Il 19 luglio 1557 prendeva in affitto dal giureconsulto Giulio di Battista Laurenzi quattro stanze a Perugia, dove, il 15 gennaio dell'anno seguente, gli veniva allogata un'incorniciatura in legno, munita di dispositivo per manovrare la tenda, per la pala con l'Ascensione di Leonardo Cungi per l'altare maggiore dell'oratorio della confraternita dei disciplinati di S. Francesco.
Si tratta, in sostanza, dell'altare stesso nella sua parte architettonica: un alto zoccolo intagliato con i consueti motivi decorativi, sormontato da due colonne, pure coperte di intagli e sostenenti un timpano; il tutto è dorato. Un insieme fastoso e anche elegante, con cui fu dato l'avvio al ricco arredamento cinque-seicentesco del bellissimo ambiente.
Nel 1564, insieme con Iacopo d'Antonio di Iacopo da Firenze, B. eseguiva, di nuovo per la chiesa di S. Pietro, un armadio per la sagrestia (non pervenutoci). Negli anni 1567-70 B., Teseo di Bartolino da Pienza, Baccio Descherini e Domenico dei Chiari da Firenze intagliavano a Siena, su disegni di Bartolommeo Neroni detto il Riccio, gli stalli centrali e il leggio del coro del duomo, tuttora esistenti, lavori dei quali venne dato il lodo il 19 maggio 1570 da Annibale Bichi, Tommaso di Antonio da Godano e Baldassarre Lanci. Incerta è invece la notizia (Finocchietti) di suoi lavori, in collaborazione con Ventura Turapilli e altri, fra i quali ancora il Riccio e il Bartolini, al coro della chiesa dell'Ospedale della Scala. L'ultima che abbiamo è del 1584; B., ancora a Siena, è incaricato di stimare con Giovanni Gennari un armadio compiuto da Giovanni Battista di Lorenzo per la sagrestia del duomo.
B. si inserisce, fra i migliori, in quella tradizione di elevatissimo artigianato che rese glorioso anche nel campo dell'arredamento il Rinascimento italiano.
Bibl.: B. Orsini, Guida della città di Perugia, Perugia 1784, pp. 21 s.; S. Siepi, Descrizione topologico-istor. della città di Perugia, Perugia 1822, pp. 575. 587; E. Romagnoli, Cenni storico artist. di Siena e suoi suburbii, Siena 1840, pp. 8 s., nn. 27, 29, 30; G. Milanesi. Docum. per la storia dell'arte senese, - III, Siena 1856, pp. 221, 230 ss., 256 s., nn. 140, 146-148, 162; L. Manari Cassinese, Docum. e note ai cenni storico-artist. della basil. di S. Pietro di Perugia, in L'Apologetico, III, 25 (Perugia 1866), pp. 54 s., 61-67; A. Rossi, Maestri e lavori di legname in Perugia nei secc. XV e XVI, in Giorn. di erudiz. artistica, I (Perugia 1872), pp. 219 s., 225; D. C. Finocchietti, Della scultura e tarsia in legno dagli antichi tempi a oggi, Firenze 1873, pp. 86, 120; G. Milanesi, Sulla storia dell'arte toscana, Siena 1873, pp. 71, 201; S. Borghesi-L. Banchi, Nuovi documenti per la storia dell'arte senese, Siena 1898, pp. 531 s.; J. Meyer, Allgemeines Künstlerlexikon, III, Leipzig 1885, p. 525; U. Thierne-F. Becker, Künstlerlexikon, III, p. 309.