MEDINA, Bartolomeo
Domenicano e teologo spagnolo, fra i più grandi della cosiddetta "seconda Scolastica". Nacque a Medina nel 1527; studiò a Salamanca, dov'ebbe maestro il Vitoria; e ivi stesso insegnò sino alla morte, avvenuta il 30 dicembre 1580.
La maggior parte dei suoi scritti sono consacrati a commentare la Summa di S. Tommaso, non tanto per dilucidare quel testo, quanto per prenderne motivo a ulteriori e più ampie ricerche. I Commentaria in primam secundae sono del 1577; quelli in tertiam partem a Quaestione 1 ad 60 sono del 1578. Nel primo di codesti libri è la frase, per cui comunemente lo si chiama l'inventore del probabilismo (se a torto o a ragione, ancora si discute). Il passo dice: "Si est opinio probabilis, licitum est eam sequi, licet opposita sit probabilior" (cfr. Döllinger e Reusch, Geschichte der Moralstreitigkeiten, Nördlingen 1889, I, pp. 28-29).
Bibl.: M.-M. Gorce, in Dict. de théol. cath., X, i, pp. 481-85.