Pittore (n. Bruxelles 1488 circa - m. ivi 1541). Al servizio di Margherita d'Austria dal 1518 e poi, dal 1532, di Maria d'Ungheria, dipinse ritratti (Georges van Zelle, 1519, Bruxelles, Musées royaux des beaux-arts) realisticamente ambientati e quadri sacri (trittico dei Santi Tommaso e Mattia, 1517, Vienna, Kunsthistorisches Museum; trittico per la chiesa di Saint-Walburge a Furnes, 1520, di cui rimangono i pannelli laterali nella Galleria Civica a Torino e nei Musées royaux des beaux-arts a Bruxelles; Trittico della Speranza, 1521, Bruxelles, Musées royaux des beaux-arts; Sacra famiglia, 1525, Madrid, Prado) che mostrano l'innesto della pittura italiana e in particolare di Raffaello (del quale ebbe modo di studiare i cartoni con gli Atti degli Apostoli presenti a Bruxelles dal 1516) sugli elementi tradizionali della pittura fiamminga. Abile decoratore, diede anche disegni per vetrate (1537-38, S. Michele, Bruxelles) e arazzi (Caccia di Massimiliano, 1521-30, Parigi, Louvre).