banking
Prestazione e utilizzo dei servizi bancari.
Si definisce narrow banking una forma speciale di regolamentazione in cui una o più banche, a fronte di passività costituite da depositi della clientela, sono obbligate a detenere attività liquide o immediatamente liquidabili, costituite da depositi presso la banca centrale o da titoli di Stato a breve scadenza. È ovvio come tale organizzazione possa garantire un corretto e sicuro sistema dei pagamenti, ma debba essere affiancata da ulteriori tipologie di intermediari che svolgono funzioni creditizie (assumendone il relativo rischio). Un simile assetto istituzionale mira dunque a regolare e controllare separatamente due diverse funzioni degli intermediari finanziari: quella di assicurare un sicuro e stabile funzionamento del sistema di pagamenti, e quella di fornire credito per l’economia.
L’internet banking, anche detto remote banking o home banking, indica l’offerta di servizi tramite canali tecnologici da parte di una banca o di un intermediario finanziario. I servizi sono relativi alle più differenziate forme di pagamento o di investimento, oltre che a servizi parabancari quali quelli relativi al pagamento dei tributi o a operazioni per cui è richiesto l’utilizzo di un intermediario finanziario. La prestazione di servizi di internet banking è normalmente associata a un conto corrente bancario, che può essere consultato o movimentato attraverso strumenti telematici.
Il phone banking indica la prestazione di servizi bancari da parte di un intermediario finanziario attraverso il canale telefonico.
Il free banking è un sistema nel quale non sono contemplate né monete legali né banche centrali e ciascuna banca può emettere la propria moneta (➔ anche corporate banking; private banking).