bancoposta
Servizio di gestione del risparmio privato effettuato dal gruppo Poste italiane presso i propri uffici. È accessibile anche via internet, riguarda aree diverse, tra cui incassi e pagamenti, risparmi e investimenti, finanziamenti, assicurazioni e trasferimenti di fondi.
Il d.p.r. 144/2001 comprende, tra le attività di b. svolte da Poste italiane: la raccolta del risparmio tra il pubblico (Testo Unico Bancario, art. 11, co. 1; ➔ TUB) e attività connesse o strumentali; la raccolta del risparmio postale, servizi di pagamento, comprese l’emissione, la gestione e la vendita di carte prepagate e di altri mezzi di pagamento; il servizio di intermediazione in cambi; la promozione e il collocamento presso il pubblico di finanziamenti concessi da banche e intermediari finanziari abilitati; i servizi di investimento e accessori previsti dal Testo Unico della Finanza (➔ TUF). Poste italiane è autorizzata a prestare tutti i servizi di b. senza necessità di iscrizione in albi o elenchi, ma non può esercitare attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico; si avvale di strutture organizzative autonome ed è tenuta, inoltre, a istituire un sistema di separazione contabile dell’attività di b. rispetto alle altre attività.
Sul finire degli anni 1990, la creazione del b. e il lancio sul mercato di un’ampia gamma di prodotti finanziari (conto BancoPosta, carta prepagata Postepay, polizze assicurative, obbligazioni, fondi comuni di investimento, prestiti personali e mutui), che si sono aggiunti alla tradizionale offerta di libretti di risparmio postale e di buoni fruttiferi, hanno consentito a Poste italiane di conquistare una posizione di primato in Italia. Tra i prodotti offerti, la carta prepagata Postepay, introdotta a fine 2003, rappresenta l’esempio di successo più rilevante: alla fine dell’esercizio 2010, circa 6,8 milioni di persone hanno scelto in Italia la tessera prepagata e ricaricabile, che permette di fare acquisti e prelevare contante dagli sportelli automatici. Ciò conferma il ruolo di primo piano svolto da Poste italiane nella diffusione di nuovi strumenti di pagamento elettronici, così come le carte di pagamento emesse collocano l’azienda in una posizione di leader del settore in Europa. Allo stesso tempo, lo sviluppo dei servizi finanziari promosso in questi anni da Poste italiane ha avuto un ruolo di primo piano anche nel processo di graduale integrazione della popolazione straniera di recente immigrazione; a quest’ultima sono dedicati 9000 sportelli postali abilitati alle operazioni di trasferimento di denaro verso l’estero, un servizio allestito in partnership con l’operatore MoneyGram. I ricavi ottenuti dai servizi b., nell’anno 2010, sono stati pari a 4962 milioni di euro.