BALBUZIE (fr. bégaiement; sp. balbucencia; ted. Stottern; ingl. stammering)
Appartiene al gruppo delle disartrie sensu lato, cioè ai cosiddetti disordini formali del linguaggio. È un'alterazione assai complessa (De Sanctis) consistente in uno spasmo intermittente a carico dell'apparato fono-articolatorio. Si estrinseca con un parlare interrotto periodicamente, per cui il discorso riesce tronco, esitante e presenta ripetizioni.
La balbuzie è di molti gradi: si va dall'esitazione all'arresto della parola e nella sua forma grave è accompagnata da movimenti associati (sincinesie) e da uno stato nervoso di tipo isteroneurastenico.
Le principali varietà di essa sono: il tartagliamento (ripetizione spasmodica di fonemi e di sillabe) e l'incheccamento (impuntamento o esitazione sull'inizio di parole che comincino con vocali o, specialmente, con le consonanti g e c).
La balbuzie, a seconda della sede dell'intoppo (nella gola, nella lingua o nelle labbra), si divide in gutturale, linguale e labiale.