Bahama
(V, p. 870; App. IV, i, p. 221; V, i, p. 304)
Popolazione e condizioni economiche
di Anna Bordoni
Nel corso degli ultimi decenni la popolazione dell'arcipelago (296.000 ab. secondo una stima del 1998) è cresciuta a un ritmo decisamente modesto: inferiore all'1% tra il 1970 e il 1980 e di poco superiore negli anni successivi. Essa è costituita per l'86% da neri e meticci, il resto è di origine europea. Notevole è stato l'aumento della popolazione urbana (86,5%); in particolare la capitale, Nassau, accoglie attualmente circa il 60% della popolazione complessiva.
L'economia del paese, un tempo fondata sui prodotti dell'agricoltura, della foresta e del mare, è ormai pressoché esclusivamente orientata verso il terziario, che concorre alla formazione del PIL per l'86% circa. In particolare svolgono un ruolo di primo piano il turismo (con oltre 3,4 milioni di arrivi annui), le attività finanziarie off-shore e quelle bancarie (vi hanno sede oltre 400 istituti di credito). A partire dal 1976, anno in cui è stato istituito il registro navale, si è notevolmente incrementata la marina mercantile, che, con 1176 navi e oltre 23,6 milioni di t di stazza lorda (1995), si pone oggi tra le maggiori del mondo. In funzione di questo nuovo assetto economico del paese, anche l'organizzazione del territorio ha subito profonde modificazioni, determinate dal sorgere di grandi impianti ricettivi e di nuove industrie manifatturiere, mentre al contempo hanno avuto notevole impulso le infrastrutture di comunicazione: la rete stradale ha raggiunto quasi i 3400 km, e sono stati costruiti nuovi porti e aeroporti. Gli Stati Uniti, dai quali provengono circa il 90% dei turisti e i maggiori investimenti di capitale, rappresentano anche il principale partner commerciale delle B., fornendo oltre il 90% delle importazioni e assorbendo l'81% delle esportazioni (1996).
Storia
di Luisa Azzolini
Le elezioni dell'agosto 1992 sancirono la vittoria del conservatore Free National Movement (FNM) nei confronti del Progressive Liberal Party (PLP), ininterrottamente al potere dal 1967. Le ragioni della sconfitta del PLP, lo storico Partito liberale che sotto la guida di L. Pindling aveva contrastato negli anni Sessanta l'egemonia dell'élite bianca e guidato nel 1973 il paese all'indipendenza nell'ambito del Commonwealth, erano di ordine economico e politico al tempo stesso. Da una parte, alla fine degli anni Ottanta le B. erano entrate in una fase recessiva conseguente alla contrazione del turismo di origine statunitense, che aveva provocato una grave crisi nel settore alberghiero e incrementato la disoccupazione. Dall'altra, numerosi esponenti dei governi liberali e del Parlamento erano stati coinvolti in scandali finanziari e in vicende di corruzione che ne avevano fortemente pregiudicato la credibilità di fronte all'elettorato. Inoltre fra gli anni Settanta e gli anni Novanta si era intensificato il traffico di droga proveniente dalla Colombia e diretto agli Stati Uniti, spesso con la connivenza della classe politica e delle banche locali. Il commercio di stupefacenti aveva provocato un forte aumento della criminalità soprattutto fra i numerosi immigrati haitiani e cubani. Il nuovo governo, guidato dal leader del FNM, H. Ingraham (già esponente del PLP), si pose come obiettivi la lotta alla criminalità e alla corruzione, in particolare nel settore della pubblica amministrazione, e il risanamento dell'economia attraverso tagli alla spesa pubblica e incentivi agli investimenti esteri nei settori del turismo, dei trasporti e delle telecomunicazioni. Tale politica raccolse il consenso dell'elettorato e il FNM fu confermato al potere dopo la schiacciante vittoria ottenuta nelle elezioni legislative del marzo 1997.
In politica estera le B. mantennero stretti legami con gli Stati Uniti, con cui dalla fine degli anni Ottanta avevano sviluppato accordi intergovernativi per combattere i narcotrafficanti. Viceversa subirono un peggioramento i rapporti con Haiti e Cuba a causa della massiccia immigrazione illegale e dei rimpatri forzati avviati dal governo di Nassau a partire dal 1994. Nel maggio 1997 le B. stabilirono relazioni diplomatiche con la Repubblica popolare di Cina, interrompendo contestualmente quelle con Taiwan.
bibliografia
P.G. Boultbee, The Bahamas, Oxford-Santa Barbara (Calif.) 1989; D. Knowles, The Bahamas election '92. Bahamian democracy at work, Nassau 1993.