AZZONE
Scriniario (probabilmente della Cancelleria apostolica, non figurando mai accanto al primo il titolo di "tabellio", proprio dei rogatari di atti privati) durante il pontificato di Giovanni XII. La sua attività di scrittore non è documentata, ma alla fine del 960 si trova accanto a Giovanni cardinale diacono quale inviato presso l'imperatore Ottone I per invitarlo in Italia. Avvenuto l'urto tra il pontefice e l'imperatore, prende parte al concilio convocato in Roma il 6 nov. 963 da Ottone I per deporre Giovanni XII, ma, cambiate le sorti e rientrato il papa in Roma, è tra le vittime della repressione: mutilato, si rifugia presso la corte imperiale.
Assai incerta è l'identificazione di A. con l'omonimo protoscriniario che nel 965, dopo la morte di Leone VIII, viene inviato in Sassonia quale ambasciatore del popolo romano insieme con Marino vescovo di Sutri, e che molto probabilmente è la stessa persona la quale si sottoscrive come testimonio, qualificandosi "protoscriniarius et apocrisarius sanctae Sedis apostolicae", in un giudicato dell'aprile 993.
Bibl.: L. Halphen, Etudes sur l'administration de Rome au moyen-âge,Paris 1907, p. 142: L. Santifaller, Saggio di un elenco di funzionari, impiegati e scrittori della Cancelleria Pontificia dall'inizio all'anno 1099,in Bullett. d. Ist. stor. ital. per il M. E. e Arch. muratoriano,LVI (1940), pp. 92 s.; P. Brezzi, Roma e l'Impero medioevale (774-1252), Bologna s. d. [ma 1947], pp. 129-33, 142.