Còrghi, Azio. - Compositore italiano (Cirié, Torino, 1937 - Guidizzolo 2022). Dopo gli studi nei conservatori di Torino e di Milano, città in cui in seguito svolse anche attività didattica, nel 1994 iniziò a insegnare all’Accademia di S. Cecilia a Roma, essendone accademico, e dal 2000 anche all’Accademia Chigiana di Siena. Tra le composizioni più significative: …in fieri (1968); Actus I e II (1975-76); Chiarodiluna (1987); Il pungolo di un amore (1990); La cetra appesa (1994); Rapsodia in re (1998); Amori incrociati (2000, dal Decameron); Syncopations (2006). Per il teatro ha composto i balletti Mazapegul (1985) e Un petit train de plaisir (1991, da G. Rossini) e le opere Gargantua (1984, da F. Rabelais), Isabella (1996, da G. Rossini), Rinaldo & C. (1997, da G.F. Haendel), Tat’jana (1999, da A. Cechov); Sen’ja (2002, da A. Cechov) e ¿Pia? (2004, da M. Yourcenar). Rilevante la collaborazione con J. Saramago, con il quale ha realizzato le opere Blimunda (1989), Divara (1993) e Il dissoluto assolto (2005), nonché Cruci-Verba (2001) e De paz e de guerra (2002). Del 1973 è la cura dell’edizione critica dell’Italiana in Algeri di G. Rossini.