AVA
. Religiosa reclusa del monastero di Gottweih, morta a Melk l'8 febbraio 1127. È la prima poetessa in lingua tedesca di cui ci siano state conservate composizioni, autrice di carmi sacri, il cui materiale è tratto principalmente dal Nuovo Testamento e dai vangeli apocrifi. Dei carmi di A. (sulla vita, passione e resurrezione di Cristo; sul giorno del giudizio, l'anticristo e le gioie celesti), conservati in due manoscritti, l'uno di Verona, l'altro di Görlitz, come pure di un poema su S. Giovanni Battista a lei attribuito, è stata discussa la legittimità dell'attribuzione. Si sa che A. ebbe due figli: Hartmann, frate e abate di Göttweih, morto nel 1114, e Heinrich, laico, tutt'e due poeti e dei quali si conserva qualche componimento.
Ediz.: I poemi di A., sono pubblicati in Diemer, Deutsche Gedichte des 11. und 12. Jahrhunderts, Vienna 1849, p. 227 segg.
Bibl.: A. Langguth, Untersuchungen über die Gedichte der Ava, Budapest 1880; Freybe, in Realencyklopädie für protestantische Theologie und Kirche, II, Lipsia 1897, pp. 311-314.