GIRARDET, Augusto Giorgio
Nacque a Roma il 28 nov. 1855 da Giorgio Antonio e Teresa Severini. Studiò dapprima con il padre, presso il quale si formò anche il fratello di poco più giovane, Enrico, e poi alla Scuola di belle arti di Roma, dove ebbe come insegnanti Francesco Podesti, Antonio Allegretti e Giulio Monteverde.
Nel 1883 fu a Parigi per perfezionarsi nell'incisione su metallo. Di ritorno a Roma, lavorò per il negoziante di cammei in pietra dura De Felici (piazza di Spagna, n. 98) intagliando cammei e sigilli. Nel 1886 offrì in dono al Comune di Roma, per il Museo artistico industriale, un medaglione in bronzo con i ritratti dei sovrani d'Italia e del principe ereditario.
Nel 1892, su suggerimento di Rodolfo Bernardelli, partecipò, vincendolo, al concorso per la cattedra di incisione di medaglie e pietre preziose nella Escola nacional de belas artes a Rio de Janeiro. Trasferitosi in Brasile quello stesso anno con il padre Giorgio Antonio, mantenne la cattedra fino al 1912, quando fu nominato, sempre mediante concorso, professore straordinario effettivo, proseguendo nell'insegnamento fino al 1934.
Per oltre cinquant'anni, durante i quali ottenne numerosi incarichi e riconoscimenti, il G. illustrò con le sue medaglie la storia ufficiale del Brasile, realizzando, tra le altre, quelle per l'Associazione per il quarto centenario della scoperta del Brasile nel 1900 (San Paolo, Museu Paulista) e per l'Esposizione nazionale di Rio de Janeiro (1908) commemorativa dell'apertura dei porti del Brasile al commercio internazionale. A queste seguirono le medaglie per la visita del re Alberto I del Belgio (1920), per il primo centenario dell'indipendenza del Brasile (1922), per l'inaugurazione della grande statua di Cristo benedicente collocata sul Corcovado nel 1931, per il primo centenario del collegio Pedro II (1937). Sue sono anche le quattordici medaglie della serie presidenziale del Brasile, da quella del primo presidente Deodoro da Fonseca (1889) a quella di Eurico Gaspar Dutra (1950). Una serie in bronzo è a Roma, al Museo Boncompagni per le arti decorative.
Accanto alla produzione brasiliana si devono annoverare anche opere destinate all'Italia. Nel 1901 eseguiva un medaglione (cm 21,5 di diametro) con il ritratto di Giuseppe Verdi (recto) e la raffigurazione allegorica delle sue opere (verso), dono dell'artista alla Casa di riposo Giuseppe Verdi di Milano, ora presso il Museo teatrale alla Scala (sala Verdi). Del 1930 è la medaglia per le nozze di Giovanna di Savoia con Boris di Bulgaria.
Il G., che aveva sposato nel 1906 l'italiana Giuditta Rolli, morì il 14 ag. 1955 a Rio de Janeiro.
Il ministero dell'Educazione e della cultura brasiliano acquistò dalla vedova tutti i suoi ultimi lavori - tra i quali figurano anche incisioni in pietre dure - attualmente esposti nel Museu Dom João VI dell'Università federale di Rio de Janeiro in un padiglione a lui riservato. Un ritratto dell'incisore al suo tavolo di lavoro, opera del pittore Rodolfo Amoedo, è nel Museu nacional de belas artes a Rio. Una mostra delle Medalhas série presidencial Augusto Girardet è stata allestita nel 1988 presso il Museu Dom João VI.
Fonti e Bibl.: Roma, Soprintendenza speciale per l'arte contemporanea (Museo Boncompagni per le arti decorative), Fondo Girardet; Musica e musicisti (Milano), 15 maggio 1904; La Patria degli Italiani (Rio de Janeiro), 3 giugno 1904; La Tribuna, 29 dic. 1904; Correspondence. Rio de Janeiro, in The Studio, XXXVII (1906), p. 179; R. Righetti, Incisori di gemme e cammei in Roma, Roma s.d. (ma 1952), pp. 63, 85; A. Pinto de Mattos, A.G. G. pai dos gravadores brasileiros, Rio de Janeiro 1955; Exposicão A.G. G., seus discipulos e continuadores (catal.), Rio de Janeiro 1955; E. Ramos Peixoto, Exposicão comemorativa do centenario de nascimento de A.G. G.…, in Anuario do Museu nacional de belas artes, XIII (1955-56), pp. 31-61; C. Johnson, in Musei e gallerie di Milano. Museo teatrale alla Scala, II, Milano 1975, p. 346 n. 1304; Medalhas série presidencial A. G. (catal.), a cura di C. Castro, Rio de Janeiro 1988; U. Thieme - F. Becker, Künstlerlexikon, XIV, p. 164.