AUDIOLOGIA (App. III,1, p. 171)
Negli ultimi dieci anni l'a. ha compiuto spiccati progressi, e nell'ambito fisiologico e in quello clinico. Da segnalare nel primo l'adeguata importanza che hanno assunto le ricerche concernenti il fattore tempo, che si avvia a conseguire il giusto ruolo accanto ai ben conosciuti parametri obiettivi e subiettivi di stimolo e di pressione acustica, integrandosi tali dati nell'ambito della più moderna cibernetica. Altri progressi sono stati conseguiti nell'intima conoscenza della già nota transduzione dello stimolo fisiologico da meccanico a elettrico a livello delle cellule ciliate dell'organo del Corti, del che alcuni autori dànno un'interpretazione non già di epifenomeno ("microfoniche cocleari"), ma di tempo obbligato nell'elaborazione dello stimolo (H. Davis 1965, J. Rhode 1971).
A questo livello, e ai livelli superiori della via acustica, una migliore conoscenza dei fenomeni biochimici paralleli integra i dati fin qui a disposizione (Davis 1965).
Infine dall'ambito audiologico ed extra-audiologico viene valorizzato e meglio riconosciuto "l'aspetto psicologico", che costituisce il processo fondamentale dell'integrazione uditiva.
Nell'ambito della semeiotica audiologica hanno ricevuto notevole impulso le ricerche di audiometria elettroencefalografica (Evoked Response Audiometry: ERA) e di elettrococleografia (ECoG).
L'audiometria elettroencefalografica, com'è noto, utilizza la risposta elettroencefalograficamente registrabile, soprattutto nelle aree corticali, a stimoli acustici.
Al di là delle tecniche informative adottate inizialmente nella valorizzazione del metodo (L. Fiori-Ratti e G. B. Ricci 1964), in epoche recenti, grazie all'impiego di calcolatori elettronici, è stato possibile 'estrarre' dal contesto dei potenziali corticali di sottofondo quelli relativi alla risposta di stimoli acustici.
Tale 'estrazione' si attua attraverso un processo di diretta memorizzazione ed elaborazione di tutte le risposte evocate in relazione temporale con l'inizio dello stimolo acustico, mentre le altre attività cerebrali vengono registrate in forma mediata sì da eliminare il loro effetto mascherante.
L'audiometria elettroencefalografica ha trovato vasto campo d'impiego soprattutto nella diagnostica delle ipoacusie infantili; in quanto metodo obiettivo, inoltre, l'ERA può essere utilmente impiegata in medicina legale.
L'elettrococleografia, anch'essa metodo obiettivo, consiste nella registrazione di potenziali di azione del nervo VIII, generatisi nella coclea in risposta a uno stimolo acustico.
Rispetto all'ERA, l'ECoG analizza aeree più circoscritte, giacché se l'audiometria elettroencefalografica interroga tutto l'apparato uditivo, dalle strutture più periferiche fino alla corteccia, l'elettrococleografia interroga solo la parte periferica dell'apparato uditivo (fino al neurone di primo ordine).
Nell'ambito chirurgico basti ricordare l'estensione alle indicazioni degl'interventi di timpanoplastica, con i quali oggi è possibile ricostruire strutture funzionalmente importanti (membrana timpanica, parete posteriore del condotto, elementi della catena ossiculare), compromesse da processi flogistici. Forse non è lontano il giorno in cui sarà possibile un trapianto o un impianto di tutto il complesso timpano-ossiculare. Per il realizzarsi di tale evento - peraltro già tentato sia pure a titolo sperimentale da autori spagnoli - non esistono problemi di tolleranza, giacché l'orecchio ha ampiamente dimostrato le sue qualità di ospite straordinariamente recettivo nei riguardi dei più svariati materiali. Le vere difficoltà riguardano la possibilità di rendere funzionalmente valide le neostrutture, ovviando all'assenza delle componenti neuro-muscolari e legamentose. Sempre nell'ambito chirurgico non si può non ricordare la chirurgia del condotto uditivo interno, che ha avuto in w. House il suo fondatore agl'inizi degli anni Sessanta. Da allora soprattutto scuole americane, spagnole e francesi, si sono dedicate a questa chirurgia, ponendo in evidenza la possibilità di aggredire il condotto uditivo interno attraverso tre vie: la via trans-temporale; la via trans-labirintica; la via trans-vestibolare. Infine ricordiamo i progressi realizzati anche nell'ambito delle protesi acustiche.
I rapidi progressi dell'ingegneria elettronica hanno consentito l'allestimento di protesi sempre migliori e una loro miniaturizzazione. Di queste il più recente esempio è rappresentato dalle protesi a chiocciola aperta con il sistema CROS, con le quali è possibile il recupero anche di ipoacusie gravi, e fin qui non suscettibili di adeguata correzione protesica.