ASCHAFFENBURG (A. T., 56-57)
Città della Germania, ricordata nel Medioevo coi nomi di Askeneburg, Ascafnaburg (l'Aschaff è un piccolo affluente del Meno), detta la Nizza bavarese per il suo clima mite e la pittoresca posizione, è posta a 131 m. s. m., alla destra del Meno dove il fiume s'allarga dopo esser passato tra Spessart e Odenwald. Vicina al confine bavarese e a poca distanza da Francoforte, è importante incrocio naturale della via del Meno con la strada che viene da Laufach per la valle di Aschaff: rivolta verso il bacino di Francoforte-Magonza, essa è il maggior mercato dello Spessart.
Aschaffenburg ha acquistato di recente una notevole importanza commerciale per esser diventata dal novembre 1921 il punto terminale della navigazione del Meno per navi di 1500 tonnellate. Il porto fluviale (Aschaffenburg-Nikheim) è fornito d'un bacino di 460 per 800 metri e di 200 ettari di zona industriale.
Le mura che difendevano la città alle spalle sono ancora in parte conservate; la parte moderna di Aschaffenburg si è però estesa fuori di esse e vicino al nuovo porto. Il commercio comprende specialmente i cereali, il vino, il legname (si ricordi che lo Spessart è celebre per le sue querce maestose); vi si esercita l'industria della carta, dei mobili, della distilleria, della fabbricazione dì strumenti di misura. Il numero degli abitanti che era di 18.091 nel 1900, è salito a 29.892 nel 1910 e a 34.056 nel 1925. Aschaffenburg appartiene dal 1814 al distretto bavarese della Bassa Franconia (Unterfranken). Nei dintorni immediati è da ricordare il Parco Schönbusch, per la bellezza delle sue piante.
Monumenti. - Aschaffenburg, antica città del regno di Germania fu fortificata fin dal 1122. Il capitolo collegiale dei Ss. Pietro ed Alessandro fu fondato nel 974 da Ottone I, duca di Baviera, ma la chiesa odierna è formata da più edifici del sec. XII e XIII. L'annessa cappella di S. Maria della Neve, edificata nel 1516 dal cardinale Alberto di Brandeburgo, è notevole per i begli altari cinquecenteschi, per un baldacchino di bronzo del 1536 uscito dalla bottega dei Vischer, e per un grande crocifisso di legno del sec. XIII. Fra le tombe, notevole quella del cardinale di Brandeburgo. Da osservare anche la gotica chiesa di S. Agata, e la settecentesca chiesa parrocchiale dedicata alla Madonna. Il castello, edificato dall'architetto Georg Ridinger di Strasburgo (1605-1614) per l'arcivescovo Johan Scheickhart, è un edificio simmetrico con torrette quadre agli angoli delle ali che chiudono il cortile, e ricorda modelli francesi. Della decorazione interna, distrutta nel 1770, rimane solo la cappella col pulpito di Hans Junker di Aschaffenburg. Mirabile la posizione del castello di Aschaffenburg su una collina a gradinate che domina un vasto panorama. Oggi il castello vanta un'importante collezione di incunaboli e di miniature, e una raccolta di belle stampe e di quadri di scuola italiana e tedesca.
Storia. - Con ogni probabilità il sito dove oggi sorge la città di Aschaffenburg corrisponde a quello del castello di Ascapha, che si trovava nel territorio abitato dalla tribù alemanna dei Buccinobanti. Attestata fin dal sec. VII, la città ai tempi dei Carolingi prese una certa importanza: vi furono celebrate nell'869 le nozze fra il re Ludovico II, figlio di Ludovico il Germanico, e la principessa sassone Liutgarda, la cui tomba (come pure quella di Ildegarda sua figlia) si trova tuttora nel duomo della città. Larghe donazioni furono fatte alla città dall'imperatore Ottone II (973-983) Nel sec. X pare che appartenesse già al dominio temporale degli arcivescovi di Magonza: infatti uno di essi, Willigis, nel 989, per dare incremento al commercio, fece congiungere le due rive del Meno per mezzo di un ponte di legno. L'amministrazione temporale, a nome dell'arcivescovo, vi si esercitava fin dal 1122 da un vicedomino. Quando poi nell'età del tramonto della casa Hohenstaufen le città renane, per assicurare alla meglio la pace interna, si vollero confederare con Magonza (1255), non mancò tra esse Aschaffenburg. Famosa la dieta dei principi tedeschi tenuta ad Aschaffenburg nel 1447, che deliberò il riconoscimento di papa Niccolò V e approvò il concordato fra la curia romana e l'Impero.
Nel 1552, durante la guerra fra Carlo V e il re di Francia, la città fu incendiata dalla soldatesca del margravio Alberto Alcibiade di Brandeburgo-Bayreuth. Dopo i tempi turbinosi della guerra dei Trent' anni e delle invasioni francesi all'epoca di Luigi XIV, per cui la città ebbe a soffrire assai, seguì nel sec. XVIII un periodo più tranquillo, atto a farvi rifiorire le arti e le scienze. Questo periodo di rifioritura, continuato felicemente da Federico Carlo di Erthal, arcivescovo di Magonza, fu interrotto bruscamente dallo scoppio della grande rivoluzione. Distrutto dalle armi francesi lo stato secolare dell'arcivescovo di Magonza, grande elettore dell'impero, il resto dello stato, in base alle deliberazioni del Reichsdeputationshauptschluss, fu eretto in principato col nome di Aschaffenburg. Di esso diventò sovrano Carlo Teodoro von Dalberg col titolo di cancelliere grande elettore dell'Impero; e capitale fu la città stessa di Aschaffenburg. Il Dalberg entrò fin dal 1806 nella Confederazione Renana; fu nominato granduca 4 anni appresso, in seguito a un trattato con Napoleone I. Capitale del nuovo granducato fu bensì Francoforte sul Meno; ma il nucleo di esso fu formato dal principato di Aschaffenburg, cui era unita la contea di Hanau. Fuggito nel 1813 il Dalberg, il principato di Aschaffenburg pei trattati di Ried (1813) e di Parigi (1814) fu ceduto dall'imperatore d'Austria al re Massimiliano Giuseppe di Baviera per essere incorporato, in occasione della nuova sistemazione del regno (1817), nel circolo del Meno Inferiore. Nella guerra del 1866, presso Aschaffenburg ebbe luogo, il 14 luglio, una battaglia decisiva: gli Austriaci vi furono battuti dai Prussiani, i quali presero d'assalto la città.
Bibl.: Geschichte der Stiftskirche zu A., Aschaffenburg 1857; Beilhack, Durch und um A., Aschaffenburg 1878; J. Schober, A. und seine Umgebung, Aschaffenburg 1886; G. Werbrun, Das Fürstentum Aschaffenburg und seine Übergang an die Krone Bayern, Aschaffenburg 1914-15.