BALDASSERONI, Ascanio
Nacque a Livorno il 5 nov. 1751 da Giovanni Giacomo, noto giureconsulto, e da Maria Beatrice Guardini Bandi, patrizia fiorentina. Dopo essersi laureato in giurisprudenza presso l'università di Siena, fece pratica legale in Roma, donde nel 1778 tornò a Livorno per impiantarvi insieme con il fratello Pompeo uno studio legale, che divenne presto uno dei più fortunati di quell'importante città commerciale. Il B., che aveva aderito alle correnti illuministiche, guardò con simpatia alla rivoluzione dell'89: così, nel 1799, istituito in Toscana il governo provvisorio sotto il commissario francese Reinhard, il B. fu nominato avvocato del consolato generale francese in Livorno, e, dopo la breve restaurazione seguita alla rivolta del "Viva Maria", fu chiamato a far parte del governo provvisorio toscano formatosi nell'ottobre 1800. Durante l'annessione della Toscana all'Impero, il B. fu nominato il 25 maggio 1808 commissario governativo per l'esproprio dei beni della certosa di Calci, e quindi fece parte della commissione per la sistemazione delle opere d'arte e di scienza esistenti nei luoghi religiosi soppressi.
Già assessore al tribunale di prima istanza a Livorno nel 1813, durante il breve periodo dell'occupazione della Toscana da parte di Gioacchino Murat fu nominato direttore del demanio per il dipartimento del Mediterraneo.
Con il ritorno dei Lorena, il B. rientrò nella carriera giudiziaria e il 20 ott. 1814 venne nominato auditore della Regia Ruota civile e criminale di Pisa, carica che conservò fino al 1824 quando, per motivi di salute, fu costretto a dimettersi.
Il nome del B. è legato alla sua attività di giurista ed in particolare a due opere che raccolsero presso i contemporanei grande successo.
Il Trattato di giurisprudenza marittima delle assicurazioni e delle avarie,pubblicato in Firenze dalla Stamperia Bonducciana in 3 volumi nel 1786, che ebbe una seconda edizione (ibid. 1801), prendeva in esame il contratto di assicurazione riferendosi, attraverso una ampia esemplificazione, alla dottrina e giurisprudenza dei diversi paesi europei, dei quali dava in appendice i testi delle leggi e degli usi correnti in materia di assicurazione marittima. Il Dizionario ragionato di giurisprudenza marittima e di commercio,di cui i due primi volumi furono stampati a Siena nel 1810 e il terzo sempre a Siena nel 1813 e che ebbe tre edizioni, aveva per oggetto gli istituti di diritto commerciale e marittimo, tenendo presente il codice di commercio francese, di recente introdotto in Italia. Queste opere, che rappresentano i primi tentativi di sistemazione organica del diritto marittimo, incontrarono grande successo e guadagnarono al B. la stima di studiosi e di politici italiani ed europei che spesso si rivolsero al giurista livornese per pareri giuridici, lodi arbitrali e consigli a fini di riforme legislative.
Il B. sposò nel 1794 Anna Margherita Bertolli, dalla quale ebbe cinque figli; sopravvisse al padre solo Giovanni.
Il B. morì a Firenze il 12 dic. 1824.
Bibl.: F. Pera, Ricordi e biografie livornesi,Livorno 1867, pp. 281 ss.; P. Del Giudice, Legislazione e scienza giuridica dal secolo decimosesto ai giorni nostri,in Storia del diritto italiano,pubbl. sotto la direzione di P. Del Giudice, II, Milano 1923, p. 117; E. Baldasseroni, Il conte Pompeo Baldasseroni,in Bollett. stor. livornese, IV (1940), pp. 218, 220; M. Chiaudano, A. B.,in Novissimo Digesto Italiano, II,Torino, 1958, pp. 203 s. (Il B. è uno dei personaggi della Livorno settecentesca liberamente ricostruita da Hervey Allen nel noto romanzo Anthony Adverse).