Critico d’arte e filosofo statunitense (Ann Arbor, Michigan, 1924 - New York 2013). Professore emerito alla Columbia University e padre della filosofia analitica, è uno tra i maggiori pensatori e critici d’arte del Novecento, già noto per i suoi studi su filosofia della storia, Nietzsche, epistemologia e teoria dell’azione. A partire dal 1964, con la pubblicazione del saggio The artworld (trad. it. Il mondo dell’arte, 2003-04), egli ha fatto dell’estetica la sua area di ricerca principale; l’intento è quello di fornire una definizione universale di che cosa sia un oggetto d’arte a partire dalla considerazione di quelle opere (come la Fontana di M. Duchamp, 1917, e i Brillo Boxes di A. Wharol, 1964) che sono percettivamente indistinguibili dagli oggetti ordinari e in cui sono assenti le proprietà estetiche tradizionali. D. è conosciuto per i suoi articoli su riviste come The Journal of Philosophy e The Nation oltre che per le numerose pubblicazioni di filosofia e critica d’arte. Tra le opere principali si ricordano: The transfiguration of the commonplace (1981; trad. it. 2008), The philosophical disenfranchisement of art (1986; trad. it. 2008), Beyond the Brillo Box – The visual arts in post-historical perspective (1992; trad. it. Oltre il Brillo Box – Il mondo dell’arte dopo la fine della storia, 2010), After the end of art (1997; trad. it. 2008), The abuse of beauty (2003; trad. it. 2008) e Andy Warhol (2009; trad. it. 2010).