CASTELLANI, Arrigo
(Enrico)
Linguista, nato a Empoli il 5 luglio 1920; professore dal 1952 al 1965 di Filologia romanza nell'università di Friburgo (Svizzera), di Storia della lingua italiana dal 1965 nell'università di Roma ''La Sapienza'', e, dal 1974, in quella di Firenze; socio dell'Accademia della Crusca dal 1957; ha fondato e dirige la rivista di storia della lingua italiana Studi linguistici italiani. Ha dedicato gran parte della sua attività alla ricerca, edizione e illustrazione dei testi toscani documentari in volgare: la grande e sistematica mole di lavoro portata avanti da C. in questo ambito costituisce un punto fermo per la storia della lingua italiana anche letteraria.
Oltre ai volumi dei Nuovi testi fiorentini del Dugento (1952) e dei Testi sangimignanesi del secolo XIII e della prima metà del secolo XIV (1956), si rammentano i numerosi saggi e articoli raccolti nei 3 volumi (1980) di Saggi di linguistica e filologia romanza (1946-1976), cui va aggiunta l'edizione del corpus completo dei testi documentari in volgare del secolo 13° (La prosa italiana delle Origini, 1982: i. Testi toscani di carattere pratico; Trascrizioni; ii. Facsimili); di grande rilievo anche le edizioni e i commenti dei più antichi testi in volgare dell'area italiana nel volume I più antichi testi italiani (19802). I suoi Capitoli di una introduzione alla grammatica storica italiana, pubblicati negli Studi linguistici italiani a partire dal 1984, rappresentano un sicuro riferimento per la storia della nostra lingua.
A C. si deve la scoperta del (forse) più antico autografo della nostra poesia, i Tre sonetti sulla coperta d'un registro del Comune di San Gimignano (1958), esemplati da ser Aldobrandino di Cambio nell'ultimo trentennio del sec. 13°; lo stesso studioso ha sostenuto la probabile autografia di un testo letterario toscano del secolo precedente, il Ritmo laurenziano, in un penetrante lavoro apparso negli Studi linguistici italiani del 1986. Il più antico testo fiorentino è stato da C. edito e ampiamente illustrato in un importante saggio del 1958, Frammenti d'un libro di conti di banchieri fiorentini del 1211, poi ripubblicato nei volumi successivi.