MALAN, Arnaldo
Nacque a Milano il 15 genn. 1885 da Giovanni Augusto e da Matilde Blanc, di origine valdese. Dopo aver compiuto i primi studi a Nizza, il 19 nov. 1902 ottenne il diploma di baccelliere in lettere presso la facoltà di Aix-en-Provence. Iscrittosi il 6 genn. 1903 alla facoltà medico-chirurgica dell'Istituto di studi superiori e di perfezionamento di Firenze, vi seguì i corsi del primo triennio, al cui termine vinse il concorso di dissezioni anatomiche presso l'istituto di anatomia umana diretto da G. Chiarugi. Trasferitosi all'Università di Torino, fu allievo interno nella clinica medica diretta da B. Graziadei e in quella chirurgica diretta da A. Carle, e conseguì la laurea con il massimo dei voti il 3 luglio 1908. Successivamente, nella sezione chirurgica dell'ospedale mauriziano Umberto I di Torino, che ospitava la clinica universitaria del Carle, fu assistente aggiunto nel 1909 e nel 1910, assistente straordinario dal 1911 al 1914, assistente ordinario dal 1915 al 1922; contemporaneamente prestò servizio nella sezione otorinolaringoiatrica dell'ambulatorio policlinico torinese come aiuto dal 1908 al 1912 e come sostituto direttore dal 1913 al 1915.
Il 1 giugno 1911 si era arruolato volontario nella Croce rossa italiana e, all'entrata in guerra dell'Italia nel maggio 1915, fu messo a disposizione della Sanità militare con il grado di tenente medico: prestò allora servizio inizialmente presso ospedaletti da campo e tra le truppe in linea, dal gennaio 1916 come caporeparto di chirurgia nell'ospedale da campo 0.29 dove ebbe modo di eseguire arditi interventi sulle cavità craniche e addominali, sul tronco e sugli arti. Promosso al grado di capitano medico nel 1917, nel gennaio dell'anno successivo fu trasferito presso l'Ufficio di ricerche psicofisiologiche per i candidati all'aviazione di Torino: qui lavorò come otorinolaringoiatra fino al congedo, ottenuto il 25 ag. 1919 e poi, riassunto immediatamente, come medico civile con mansioni di caporeparto per l'otorinolaringoiatria fino al 31 ott. 1924.
Il M., che malgrado gli impegni militari il 5 luglio 1917 aveva conseguito la libera docenza in clinica otorinolaringoiatrica, cessata la guerra, poté riprendere servizio all'Università di Torino: dopo aver svolto regolarmente fino al 1926 un corso libero di semeiotica e tecnica otorinolaringoiatriche, il 28 febbr. 1927 ebbe l'incarico, rinnovatogli fino al 1939, dell'insegnamento ufficiale della specialità e della direzione della clinica universitaria; nel 1929 gli fu confermata la libera docenza.
Si trovò così ad affrontare i complessi problemi di ordine strutturale e organizzativo inerenti alla erigenda clinica otorinolaringoiatrica del nuovo ospedale delle Cliniche e della Città di Torino: nell'intento di realizzare un istituto adeguato ai concetti del moderno insegnamento clinico e allo sviluppo dei diversi rami germogliati nell'ambito della specialità tradizionale, istituì e attivò varie sottosezioni, quali quelle di endoscopia bronco-esofagea, di fonetica, di audiologia, di vestibologia, per la lotta contro l'adenoidismo, tutte dotate di moderne e complete attrezzature. L'istituto, inaugurato il 1 marzo 1936, iniziò subito a svolgere un'intensa attività ambulatoriale e chirurgica pienamente documentata, dopo due anni, dall'elevato numero delle visite, dei ricoveri e degli interventi eseguiti.
Dopo aver esercitato le funzioni di addetto all'ambulatorio di otorinolaringologia dell'ospedale mauriziano Umberto I dal 1923 al 1928, ne era stato titolare specialista dal 1929 al 1935. Inoltre dal 31 ott. 1929 al 17 ott. 1930 ebbe l'incarico interinale di primario della sezione di otorinolaringoiatria dell'ospedale Maggiore di S. Giovanni e della Città di Torino.
Dopo aver superato il concorso per professore straordinario dell'Università di Sassari, nel 1939 il M. fu infine nominato professore ordinario di clinica otorinolaringoiatrica nell'ateneo torinese. Notevole fu il suo impegno alla guida dell'istituzione, sia sul piano didattico sia su quello clinico, segnatamente su quello chirurgico: recò importanti contributi di tecnica operatoria, perfezionando l'intervento di emilaringectomia, individuando l'accesso paralateronasale per l'aggressione del carcinoma etmoidale, estendendo i confini dell'otochirurgia tradizionale fino a includervi quella del labirinto, dell'VIII nervo cranico e della base del cranio; in poco più di 10 anni ebbe modo di eseguire 10.739 grandi interventi per l'escissione di neoplasie maligne, per il trattamento delle complicanze endocraniche di otiti e sinusiti, per quello delle aracnoiditi cistiche. Fu consulente per otorinolaringoiatria dal 1938 al 1941 del comitato centrale per gli studi sanitari aeronautici. Dedicò una particolare attenzione allo studio della fisiopatologia labirintica e alla codificazione degli esami funzionali vestibolari sia in condizioni normali e patologiche sia in soggetti sottoposti agli stimoli gravitazionali e acceleratori propri del volo, e le sue osservazioni restarono a lungo insuperate.
Non meno intensa fu la sua produzione scientifica: in 120 lavori, pubblicati sui periodici specialistici, descrisse casi clinici complessi e insoliti, tecniche diagnostiche e chirurgiche, osservazioni anatomopatologiche. Nei vari temi affrontati, dopo il puntuale e aggiornato inquadramento fisiopatologico, discuteva gli elementi significativi ponendoli in relazione alle conoscenze tradizionali. Tra i suoi numerosi scritti si ricordano qui, per la loro importanza e originalità riconosciute in Italia e all'estero, gli studi di vestibologia, che gli consentirono di mettere a punto, avvalendosi delle ancora rudimentali tecniche semeiologiche dell'epoca, sicuri criteri per stabilire l'idoneità al volo degli aspiranti piloti Dell'esame del senso statico e del senso vestibolare nei candidati all'aviazione, in Arch. italiano di otologia, XXIX [1918], pp. 78-87; La prova dell'indicazione nell'esame dei candidati all'aviazione e dei piloti aviatori, ibid., XXX [1919], pp. 161-173; Risultati della prova rotatoria in 11006 soggetti normali, in Annali di laringologia, otologia, rinologia, XXVII [1926], pp. 65-72; Esame dell'apparato vestibolare negli aviatori, in Atti del II Convegno di medicina aeronautica, Milano,1937, Milano-Roma 1938, pp. 100-104); segnalò inoltre l'esistenza di correlazioni tra patologia tonsillare e nefriti che rappresentò un significativo contributo alla definizione del concetto di patologia focale,Tonsilliti palatine e nefropatie, in Atti del XXIV Congresso della Soc. italiana di laringologia, otologia e rinologia, a cura di S. Citelli, I, Catania 1928, pp. 1-197, in collab. con F. Brunetti; Amigdalites et nephrites, in G. Canuyt, Les maladies du pharynx, Paris 1936, pp. 304-322). Collaborò a importanti opere generali con la trattazione di argomenti specialistici: Malattie delle prime vie respiratorie, in Medicina interna: manuale pratico per medici e studenti, diretto da A. Ceconi, I, Torino 1932, pp. 41-108; Malattie del naso, dell'orecchio e della laringe, in G. Frontali, Manuale di pediatria, II, ibid. 1936, pp. 649-692; Anatomia patologica della laringe, in Trattato italiano di anatomia patologica, diretto da F. Vanzetti, II, ibid. 1940, pp. 1-264; Anatomia patologica dell'orecchio, ibid., pp. 447-508; La funzione labirintica "vestibolare", in Trattato di medicina aeronautica, I, Roma 1942, pp. 423-462. Pubblicò a Torino, nel 1935, Compendio di otorinolaringoiatria. Diagnostica e terapia, mentre restò incompiuto, per la morte prematura, un Manuale di otorinolaringologia al quale aveva invitato a collaborare 42 studiosi di tutte le università italiane. Collaboratore della Revue française de phoniatrie e dal 1909 al 1922 del Bollettino delle malattie del naso, dell'orecchio e della gola, nel 1935, alla morte di G. Bilancioni, divenne condirettore del Valsalva, di cui l'anno successivo fu nominato direttore unico; fece parte del comitato di direzione scientifica della Rivista oto-neuro-oftalmologica, della Rivista di medicina aeronautica e dell'Archiv für Sprach- und Stimmphysiologie und Sprach- und Stimmheilkunde.
Membro di varie e prestigiose società e accademie scientifiche italiane e straniere, socio fondatore della Societas Latina di otorinolaringologia, per il biennio 1933-35 fu eletto alla presidenza della Società italiana di laringologia, otologia e rinologia. Fu spesso relatore e organizzatore di congressi e convegni della specialità.
Il M. morì a Torino il 4 maggio 1948.
Dal matrimonio con Maria Edmea Hahn nel 1910 nacque Edmondo Dino Raul, celebre chirurgo.
Fonti e Bibl.: Necr., in Arch. italiano di otologia, LIX (1948), pp. 194-196; A. Malan, Curriculum vitae. Elenco e riassunto delle pubblicazioni scientifiche, Torino 1939; Boll. delle malattie dell'orecchio, della gola, del naso, LXVI (1948), pp. 227-229; Les annales d'otolaryngologie, LXV (1948), pp. 661 s.; Il Valsalva, XXIV (1948), pp. 105-108; Atti del XXXVII Congresso della Soc. italiana di laringologia, otologia e rinologia, Bari, 1948, II, Venezia 1949, pp. 16-22; E.U. Pallestrini - G. Sperati, Evoluzione dell'otorinolaringoiatria in ambito universitario. Le sedi del nord-ovest, in D. Felisati, I cento anni dell'otorinolaringoiatria italiana, Milano 1992, pp. 152-155.