FURLOTTI, Arnaldo
Nacque a San Secondo Parmense il 12 ott. 1880 da Eugenio, musicista dilettante, e da Lucia Varacca. Fu avviato agli studi musicali durante il seminariato: dapprima allievo dell'organista F. Savazzini, successore di G. Verdi all'organo delle Roncole, studiò poi, presso il seminario vescovile di Parma, con il gregorianista G. Bonati. Nel 1906 venne nominato maestro di cappella della cattedrale dal vescovo di Parma F. Magani. Continuò a studiare privatamente armonia, contrappunto e fuga con A. Galliera, insegnante d'organo presso il conservatorio di Parma, e nello stesso anno si diplomò in canto corale. Nell'autunno del 1907 fu ammesso come allievo di G.A. Fano nella classe di composizione del conservatorio della sua città.
Nel 1905 il F. fu ordinato sacerdote e si fece promotore del circolo musicale Camerata parmense insieme, fra gli altri, ai poeti M. Silvani e R. Guazzi, al critico musicale S. Copertini, allo scultore G. Bazzoni, ai musicisti L. Bevilacqua e V. Frazzi e al filosofo D. Spaggiari: organo del suddetto circolo fu la rivista culturale Medusa.
Nel 1910 si diplomò in musica sacra e nell'anno successivo conseguì il diploma in composizione. Per l'occasione scrisse l'oratorio Iudith, poi eseguito e da lui stesso diretto al teatro Regio di Parma il 13 nov. 1912 e al teatro Vittorio Emanuele di Torino il 26 apr. 1914 (fra gli esecutori della prima rappresentazione figurano Elisa Ferrari Giardini, N. Fasciolo, P. Alberti).
In quegli anni il F. lavorò a buona parte della sua cospicua produzione di musica sacra e, insieme con i già citati Silvani e Guazzi, al libretto per un'opera teatrale, La samaritana, ispirata alla famosa parabola evangelica; il lavoro di composizione fu però interrotto dall'arruolamento del F. per il primo conflitto mondiale come cappellano militare. Successivamente venne incaricato dal duca d'Aosta di comporre una Messa da requiem per i caduti, eseguita e da lui stesso diretta nella basilica di Aquileia il 2 nov. 1916. Due anni dopo furono eseguiti al Regio di Parma due suoi poemi sinfonici, Voci del mare e Leggenda.
Ritornato nella sua città dal fronte nel 1919, il F. riprese la composizione dell'opera La samaritana, completata l'anno successivo. L'opera fu eseguita con successo nello stesso teatro il 4 apr. 1920: direttore d'orchestra fu G. Gandolfi, mentre i ruoli principali furono affidati a Giulia Tess (protagonista), P. Alberti, R. Calzolari, O. Bachini, Z. Zinconi, Cesira Ferrari.
Nel settembre dello stesso anno il F. partì per Buenos Aires, dove conobbe R. Strauss e dove poté assistere alla rappresentazione de La samaritana al teatro Coliseo; l'opera conobbe ancora una certa fortuna in campo internazionale e fu rappresentata successivamente a Marsiglia e a Helsinki.
Il periodo compreso fra il 1920 e il 1948 vide il F. in piena attività: fu nominato consulente artistico alle prove del Regio di Parma, compose nuovi lavori teatrali, La Maddalena e Il martirio di s. Stefano, il prologo L'annunciatore per l'oratorio Iudith, l'oratorio La nascita, la morte, la resurrezione del Signore e ancora moltissima musica sacra (ivi compresa la Messa Xaveriana per coro all'unisono e organo) e da camera (per violino e pianoforte, canto e pianoforte, oboe e orchestra, pianoforte, ecc.); diresse ad Amburgo il suo Iudith - poi radiotrasmesso - e assisté all'esecuzione di suoi lavori ancora ad Amburgo e a Dubrovnik; infine insegnò al conservatorio di Parma - istituto di cui fu pure bibliotecario - canto gregoriano e organo complementare a partire dal 1927 e storia della musica a partire dal 1938.
Autore di musica prevalentemente sacra, tra le sue composizioni, conservate in gran parte presso la Biblioteca del Conservatorio "S. Cecilia" di Roma, si ricordano: Fanciulla morta, per 4 voci virili, Torino 1928; Allegro, Andante, Allegro vivo, per violoncello e pianoforte, Firenze 1932; Le quattro stagioni, per violino e pianoforte, Torino 1932; Liriche per canto e pianoforte: Frammento, Non torna più, L'infedele, L'alouette, Ritorno, Parma 1934; Motecta quatuor vocibus: Iustus si morte, Regina Coeli, Christus factus est oboediens, Adoramus te Christe, Requiem aeternam, Leipzig 1935; Trois morceaux d'autrefois, per quattro corni: Chanson sacre, Chanson d'amour, Chanson profane, Paris 1935; Missa Xaveriana in honorem beatorum martirum Siniensium, per coro all'unisono e organo, Milano 1937; I pastori a Betlemme e I piccoli al presepe, in Raccolta (II) di 17 pastorali per organo, Torino 1937; Magnificat a tre voci virili e organo, Bergamo 1938; Missa in honorem s. Ceciliae a due voci pari e organo, Torino 1938; Benedicta tu a Deo tuo: O Salutaris hostia; Tantum ergo per mezzosoprano, baritono o coro all'unisono e organo o armonium, ibid. 1939; Iuravit Dominus a tre voci e organo, ibid. 1939; La samaritana, opera in tre atti (libr. di M. Silvani e R. Guazzi), Milano 1942; Andante per violoncello e pianoforte, Milano 1949; Maria assunta in cielo per coro all'unisono con accompagnamento, Firenze 1950; Regina coeli, Exsultet orbis gaudiis, Ecce sacerdos magnus per coro a 2 voci e organo, Padova 1953; Ave Maria per tenore solo e pianoforte, Torino s.d.; Oremus pro pontifice nostro Pio a 4 voci dispari, ibid. s.d.; Tu es Petrus a 8 voci (2 cori), ibid. s.d., cui vanno ad aggiungersi numerose altre messe, composizioni sacre di vario genere (inni, Magnificat, Tantum ergo, O salutaris hostia, salmi, ecc.), pastorali per organo, liriche per canto e pianoforte e altra musica da camera.
All'attività di compositore il F. associò quella di teorico. Tra i suoi scritti più importanti ricordiamo: Riccardo Guazzi, Parma 1918; Canto gregoriano: elementi teorici di accompagnamento, ibid. 1934; "Il Brigidin"di F. Dall'Ongaro musicato da G. Verdi, ibid. 1941; Il conservatorio "Arrigo Boito" di Parma, Firenze 1942; la raccolta di brevi saggi Riflessi e profili (1918/1949), Parma 1949; Fondamenti fisici della musica, ibid. s.d. e Elementi di xemiografia musicale, ibid. s.d.
Morì a Parma il 22 marzo 1959.
Fonti e Bibl.: Recensioni in La Gazzetta di Parma e in Il Piccolo di Parma del 6 apr. 1920; M.V. Recupito, Artisti e musicisti moderni, Milano 1933, pp. 118 s.; R. Martini, Vita di un musicista parmense, Magenta 1949; Id., Il musicista sacerdote: A. F. in San Secondo. Arte, storia, attualità, Parma 1970, pp. 127-150 (con elenco delle composizioni); C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, pp. 574 s.; Diz. encicl. della musica e dei musicisti, Le biografie, III, p. 61.