Architetto e storico italiano dell'architettura (Roma 1928 - ivi 2009). Prof. ordinario dal 1970 al 2003 (poi emerito) presso la facoltà di architettura dell'univ. La Sapienza di Roma. Accademico di S. Luca (1971), ha diretto prima l'istituto (dal 1982 al 1984), poi (1987-93) il Dipartimento di storia dell'architettura e restauro. Dal 1992 al 1993 è stato presidente del Consiglio scientifico del Centro internazionale di studi Andrea Palladio di Vicenza. La sua attività di ricerca e di studio ha teso soprattutto a mettere in evidenza il valore del processo progettuale ed esecutivo delle architetture, viste alla luce dei loro committenti e, in particolare, del 'cantiere di realizzazione'. Si è dedicato in particolare allo studio della figura e dell'opera di Donato Bramante a cui ha dedicato il saggio Bramante architetto (1969). Nel corso della sua attività di ricerca ha affrontato argomenti che riguardano i problemi architettonici dal tardo Medioevo e dal primo Umanesimo all'età contemporanea, con particolare attenzione all'architettura rinascimentale. Sono da ricordare i volumi: Scritti rinascimentali di architettura (in collab. con C. Maltese, M. Tafuri, R. Bonelli, 1978); Borromini, manierismo spaziale oltre il barocco (1978); S. Maria delle Grazie a Milano (in collab. con altri, 1983); Il Tempio della Consolazione a Todi (1991); S. Pietro che non c'è: da Bramante a Sangallo il Giovane (in collab. con C.L. Frommel, F.G. Wolff Metternich, Ch. Thoenes, 1996); Oltre il Rinascimento (2000); L'antico, la tradizione, il moderno. Da Arnolfo a Peruzzi (2005); Filippo Brunelleschi (2006); Introduzione alla storia dell'architettura. Considerazioni sul metodo e sulla storia degli studi (2009).