Generale e diplomatico (Caulaincourt, Aisne, 1773 - Parigi 1827). Da generale che era divenne nel 1793 semplice soldato perché nobile, ma dopo due anni Hoche gli fece restituire il suo grado, dal 1802 aiutante di campo di Napoleone, fu dal 1807 al 1811 ambasciatore in Russia, dove, invece d'influire su Alessandro I, ne subì l'ascendente. Nominato ministro degli Esteri, rappresentò Napoleone al congresso di Châtillon-sur-Seine (1814) tentando invano di ottenere condizioni di pace più favorevoli per l'Impero. Alla caduta di Napoleone, Alessandro I gli evitò l'esilio, per quanto nei Cento Giorni egli avesse retto ancora gli Affari esteri.