(gr. Φιλαινίων βωμοί) I due segni di confine (costruzioni o mucchi di pietre) che in fondo alla grande Sirte separavano il territorio cartaginese da quello dei Greci della Cirenaica. Secondo la leggenda derivata dal nome indigeno del luogo, nella contesa tra Cirenaici e Cartaginesi circa l’estensione del loro territorio, si convenne che due messi di ciascuna parte muovessero da un dato punto, nella stessa ora: il luogo dell’incontro sarebbe stato il confine. Al momento dell’incontro, avendo i Cirenaici proposto agli altri l’alternativa di retrocedere o essere sepolti vivi, i due fratelli F. accettarono il sacrificio per il bene di Cartagine; sulle loro tombe furono costruiti degli altari.