ARCOS DE LA FRONTERA (A. T., 43)
FRONTERA Città della Spagna, in provincia di Cadice, situata sul fiume Guadalete, a 145 metri sul mare. Conta circa 10.000 abitanti. Possiede varî edifici notevoli, quali la chiesa parrocchiale di Santa Maria de la Asunción, di stile gotico, e la chiesa della Divina Pastora, con un bellissimo altar maggiore. I dintorni della città sono assai fertili e producono sopratutto cereali, mandorle, arance, vino, olio e ortaggi.
Non si conoscono precisamente né il suo nome né la sua importanza all'epoca romana. Secondo alcuni è l'antica Arci, secondo altri la Colonia Ascensis. Ad ogni modo cominciò ad essere veramente importante sotto gli Arabi, che le diedero il mome di Madīnat Arqush, mentre nelle cronache cristiane viene chiamata Arcos. La sua storia ha principio con l'anno 756, con una sollevazione contro l'omayyade 'Abd ar-Raḥmān I; poi Arcos reca aiuto al ḥammūdita Yaḥyà per reprimere l'insurrezione di Siviglia. Fernando il Santo, conquistata quest'ultima città, s'impadronisce di Arcos nel 1250; ma quattro anni dopo gli abitanti si sollevano contro Alfonso il Savio, e deve accorrere a domare la ribellione l'Infante Don Enrico, fratello del re. Durante il regno di costui, Arcos torna a sollevarsi più volte, istigata dai Mori vicini non ancora sottomessi; ma alla fine, diventata fedele ai re cattolici, li aiuta efficacemente a combattere e conquistare i confinanti insorti. A questo fatto e alla sua posizione geografica si deve l'appellativo de la Frontera.