ARCHILOCO (᾿Αρχίλοχος)
Poeta giambico greco. Nato a Paro, fiori nella I metà del VII sec. a. C. È considerato il fondatore della lirica greca.
Di A. non conosciamo alcuna statua o testa ritratto a tutto tondo, non essendo ormai più sostenibile il riferimento, del Visconti, ad A. di un ritratto dell'erma bicipite del Vaticano, ora identificata con Omero e Stesicoro. In Anth. Pal., xxi è un epigramma teocriteo, che sembra essere stato scritto per una statua innalzata ad A. dai suoi concittadini. Ma è probabile che la serie di epigrammi teocritei dedicati ai monumenti dei grandi poeti arcaici sia di fantasia e non presupponga l'erezione effettiva dei monumenti. L'effigie di A. appare su di una moneta d'argento di Paro del 75 a. C.; essa deriva molto probabilmente da una statua ritratto, di poco più antica, eretta nell'isola e rappresenta il poeta seduto, la cetra nella sinistra, il rotulo nella destra.
Un curioso richiamo ad A. appare su di una delle tazze augustee con danze di scheletri da Boscoreale: lo scheletro contrassegnato dal nome di A. suona la lyra mentre lo scheletro denominato Menandro danza con una torcia nella destra ed una maschera comica nella sinistra.
Bibl.: J.J. Beroulli, Griechische Ikonographie, Monaco 1901, I, 33, II, 173; K. Schefold, Die Bildnisse der antiken Dichter, Redner und Denker, Basilea 1943, pp. 29, 66, 128, 195.