ARCHIDAMO III (᾿Αρχίδαμος)
Re di Sparta, figlio e successore di Agesilao, nato verso il 400 a. C., salito al trono nel 361 a. C. Già durante il regno del padre diede prova di talento militare; prese parte alla guerra sacra. Chiamato in aiuto dai Tarentini fu sconfitto in Italia (338 a. C.).
Di lui si ricordano alcune statue in Olimpia (Paus., vi, 4, 9; vi, 15, 7) e forse anche in Delfi (Athen., viii, p. 591 B). Molti studiosi (dissentono il Furtwängler, l'Arndt, il Bernoulli) ritengono di poter identificare il suo ritratto in un busto proveniente dalla villa ercolanese dei Pisoni (Museo Naz. di Napoli) che unisce il decorativismo della barba e dei capelli a un realismo lisippeo nella modellazione del volto, e che è particolarmente pregevole nella serie dei ritratti greci del IV secolo per una manifesta individualizzazione (v. Archimede).
Bibl.: L. Laurenzi, Ritratti greci, Firenze 1941, p. 101, n. 35, tav. III (con la bibl. precedente).