APPOSTAMENTO
. È il luogo, opportunamente preparato con lavori di adattamento del terreno, sul quale si dispone per il combattimento un'arma da fuoco. L'organizzazione dell'appostamento dipende dalla costituzione dell'arma alla quale esso deve servire e dalle sue caratteristiche di fuoco. A seconda delle armi, si avranno appostamenti per fanteria e appostamenti per artiglieria (chiamati generalmente postazioni di artiglieria). Gli appostamenti per fanteria, a loro volta, possono essere appostamenti per fucilieri, per mitragliatrici, per lanciatori di granate a mano o per cannoncini da fanteria. Durante la guerra mondiale la fanteria ha impiegato, oltre alle armi ora dette, anche altre armi speciali da trincea: si sono avute quindi, durante la guerra, altre categorie di appostamenti: appostamenti per lancia-bombe Stokes, per lanciatorpedini, per lancia-fiamme. Gli appostamenti per artiglieria sono pure di varie categorie a seconda della specie di bocca da fuoco (cannone, obice, mortaio) e a seconda del calibro.
Nella scelta del sito per l'appostamento di un'arma è determinante il compito tattico che spetta all'arma o al gruppo di armi nell'insieme della posizione difensiva. I lavori per la costruzione dell'appostamento devono rispondere ai seguenti requisiti: che l'azione di fuoco dell'arma in relazione al suo compito tattico possa esercitarsi con pieno rendimento; che l'appostamento e l'arma siano bene occultati all'osservazione nemica, terrestre ed aerea; che il personale, l'arma e le munizioni siano protetti per quanto è possibile anche durante l'azione di fuoco dell'arma. In relazione al sistema di puntamento usato si distinguono inoltre appostamenti per tiro a puntamento diretto e appostamenti per tiro a puntamento indiretto. Nel primo caso, ai requisiti sopra elencati occorre ancora aggiungere la possibilità di vedere dall'appostamento dell'arma il bersaglio, almeno nella sua relatività col compito tattico assegnato all'arma. All'inizio della guerra mondiale l'armamento della fanteria era ancora in grandissima prevalenza costituito dal fucile: l'appostamento normale era quindi l'appostamento per fucileria. Successivamente la mitragliatrice è venuta prendendo una parte sempre maggiore, tanto che oggi si può considerare appostamento normale della fanteria l'appostamento per mitragliatrice.
La differenza essenziale fra l'appostamento per fucile e l'appostamento per mitragliatrice dipende dal diverso carattere del tiro di queste armi. Il tiro di fucileria per avere un valore tattico deve essere eseguito da numerose armi su una linea, e deve avere direzione pressoché perpendicolare a questa linea. Il tracciato dell'appostamento per fucileria è dunque un tracciato a grande sviluppo lineare. Si ha così la trincea di battaglia con un fronte più o meno esteso, ma sempre di una certa estensione. Il tiro di mitragliatrici può avere un valore tattico anche se eseguito dal punto dove si trovano le armi in direzioni diverse irradianti dal punto stesso. Questo si esprime dicendo che la fucileria agisce per "fronti di fuoco" e le mitragliatrici per "centri di fuoco". A differenza dagli appostamenti per fucileria, gli appostamenti per mitragliatrici si caratterizzano per il minimo sviluppo di fronte, e invece per un tracciato il quale normalmente permette fuoco radiale secondo un certo settore. Gli appostamenti possono venir costituiti durante l'azione stessa per sviluppo successivo graduale: oppure possono venir costituiti in lontananza dal nemico col criterio di giungere subito allo stadio definitivo di sviluppo. Nel caso di linea di fucilieri ogni uomo si scava inizialmente una propria buca dove si acquatta mascherando sé e lo scavo con una coperta o con il telo da tenda (fig. 1).
Queste buche disposte su una linea si riuniscono poi fra loro mediante comunicazioni in trincea: si ha così come stadio definitivo la trincea di battaglia o la parallela, a profilo normale (fig. 2).
La fig. 3 dà un esempio di appostamento per mitragliatrice a cielo scoperto, quale può aversi come stadio definitivo di sviluppo durante l'azione stessa.