Medico alessandrino (sec. 1º a. C.), scolaro di Zopiro, di cui ci resta un commento a Ippocrate importante sia per la storia del testo ippocrateo sia come documento del greco del tempo. Seguace dell'indirizzo empirico, polemizzava contro i fautori di Erofilo. Perduta e la sua opera terapeutica e quella in cui criticava Eraclide di Taranto.