BEHN, Aphra
Scrittrice inglese, nata a Wye, Kent, nel 1640, figlia di un barbiere Johnson. Passò la sua adolescenza nelle Indie Occidentali; al suo ritorno nel 1658 sposò il Behn, un olandese, che la presentò alla corte di Carlo II. Nel 1666, durante le guerre con l'Olanda, essendo già vedova, fu mandata ad Anversa come spia del governo; ma i suoi servizî erano pagati miseramente, ed essa si mise a scrivere per sostentarsi, diventando così la prima scrittrice inglese di professione. Essa stessa allude alla "infelicità dell'Autore, che è costretto a scrivere per il suo pane, e non si vergogna di confessarlo"). Scrisse commedie, romanzi, poesie, e alcune traduzioni, ma la sua fama riposa sulle sue opere teatrali, che comprendono tragedie, commedie e farse. Esse dimostrano una vivace facoltà inventiva e costruttiva, sono ricche di dialoghi arguti e di perpetuo buon umore. L'accusa di oscenità, dalla quale si difende vigorosamente nella prefazione a Sir Patient Fancy, si può fare con uguale fondamento a tutti i suoi contemporanei, e senza dubbio contribuì alla sua popolarità. Comunque, The Rover, Sir Patient Fancy, The Roundheads e The City Heiress riempirono i teatri di pubblico e furono più volte ristampati nel sec. XVIII. Dei suoi romanzi, Oroonoko or the Royal Slave, fondato sulla sua conoscenza personale di Oroonoko e di sua moglie nelle Indie occidentali, è certamente il più noto, e se ne ispirò per un suo dramma il Souherne.
Nel 1684 essa pubblicò la raccolta delle sue poesie, di cui la più lunga è una tediosa allegoria, intitolata A voyage to the Isle of Love. la migliore è una graziosa lirica nel suo dramma Abdelazar (1677): "Love in fantastic triumph sat". La sua più notevole traduzione è A discovery of New Worlds, da Fontenelle (1688), a cui è premesso un saggio sul tradurre. Amica di Dryden, di Otway e di Southerne, essa fu una donna incantevole e di spirito, ed è stata chiamata non impropriamente "la George Sand della Restaurazione". Morì nel 1689, e fu seppellita nell'abbazia di Westminster, fra i poeti.
Ediz.: Works, ed. Montague Summers, 6 voll., Londra 1915; i romanzi nella Routledge's Library of Early Novelists, Londra 1905.
Bibl.: P. Siegel, Aphra Behn, Gedichte und Prosawerke, in Anglia, XXV (1902).