anzianita
anzianità Nel rapporto di lavoro, pubblico o privato, l’a. indica il tempo trascorso dall’inizio del rapporto stesso; più genericamente, il tempo da cui si ricopre un ufficio, si svolge un’attività o si occupa un determinato grado gerarchico.
In funzione dell’a. di servizio presso una determinata azienda, il lavoratore matura periodicamente aumenti retributivi (scatti di a.). In Italia, l’importo di tali incrementi è stabilito dalla contrattazione collettiva nazionale e di norma varia a seconda della qualifica ricoperta dal dipendente. Gli scatti possono essere stabiliti in cifra fissa oppure sulla base di una percentuale calcolata su determinati elementi retributivi, variabili a seconda del contratto collettivo di riferimento. La giurisprudenza ha stabilito che, in caso di passaggio di qualifica a un livello superiore, lo scatto di a. venga assorbito dal nuovo aumento, salvo diversa pattuizione espressa fra le parti; in caso di cessazione del rapporto di lavoro, al dipendente spetta un’indennità di a. il cui importo è proporzionale alla durata del rapporto di lavoro e alla retribuzione percepita.
Il legame fra a. di servizio e crescita della retribuzione può essere spiegato in considerazione dell’andamento della produttività del lavoro con il trascorrere del tempo presso una data impresa: lavoratori con maggiore a. hanno generalmente ricevuto maggiore addestramento sia generale sia specifico (➔ addestramento), sono quindi mediamente più produttivi e per questo motivo ricevono retribuzioni più elevate. Alcuni studi empirici confermano questo legame tra a. di servizio e retribuzione, seppure ci sia disaccordo sulla grandezza di tale correlazione.
Il maggiore addestramento specifico dei lavoratori con elevata a. fornisce loro anche una protezione nei confronti del licenziamento nel caso l’impresa subisca una riduzione della domanda di prodotto: il lavoratore che ha acquisito le competenze specifiche dell’impresa, infatti, presenta spesso una produttività più elevata del salario percepito. I dati disponibili indicano che i lavoratori con maggiore a. hanno anche minore probabilità di abbandonare il loro posto di lavoro, da un lato perché, una volta acquisite le competenze specifiche dell’impresa, il loro salario è superiore a quello che potrebbero ottenere presso altre imprese, dall’altro perché, se si considera il turn over un investimento in capitale umano, i lavoratori con maggiore a. hanno un periodo più breve di rendimento nel quale recuperare i costi della ricerca del lavoro. Studi empirici a disposizione confermano il legame negativo fra a. di servizio e probabilità di rottura del rapporto di lavoro, mostrando che la probabilità che un rapporto di lavoro che dura da 10 anni venga abbandonato è inferiore al 3%.
Coeteris paribus l’a. delle lavoratrici risulta essere inferiore a quella dei colleghi maschi a causa delle più frequenti interruzioni dell’attività delle occupate causate dai più gravosi carichi familiari (➔ genere, economia di).
Il termine a. è utilizzato anche con riferimento al numero di anni nei quali un lavoratore, dipendente o indipendente, ha versato i contributi alla sicurezza sociale e sulla cui base acquisisce dopo un certo tempo e a una certa età il diritto alla pensione di a. (➔ pensione obbligatoria, IVS).