VALLISNERI, Antonio
Naturalista, nato a Tresilico (Garfagnana) il 3 maggio 1661, morto a Padova il 18 gennaio 1730. Studiò a Bologna alla scuola del Malpighi; nel 1684 si addottorò in medicina a Reggio e si diede poi alla pratica medica in Bologna. Nel 1700 fu chiamato alla cattedra di medicina pratica all'università di Padova. Fu membro della Royal Society di Londra. L'unico maschio superstite dei suoi 18 figli, Antonio, fu pure professore a Padova.
Fra le ricerche del V., condotte con metodi moderni e con spirito acuto, sono specialmente notevoli gli studî sulla generazione degli insetti, che possono dirsi la continuazione di quelli del Redi, e dimostrarono l'origine da uova, anche in quei casi (insetti delle galle) in cui il Redi era rimasto in dubbio. Il V. negò quindi completamente la possibilità della generazione spontanea. Interessanti anche, per lo spirito che le anima, sebbene meno felici per i risultati raggiunti, le ricerche sulla generazione umana; il V. cerca invano l'uovo, e conchiude che i follicoli di Graaf non sono da considerarsi come uova. È autore anche di pregevoli memorie anatomiche sul camaleonte e sullo struzzo, e di ricerche sui fossili, di cui riconobbe l'origine organica. Molta fama gli meritarono gli studî sulla generazione di quella pianta acquatica, che fu poi chiamata Vallisneria. Fra i concetti generali più importanti che informano la sua opera, sono da ricordare quello di "catena degli esseri" che prelude alla "scala" di Ch. Bonnet, tanto che da alcuni autori il V. è considerato come precursore delle teorie dell'evoluzione. L'opera sua di insegnante di medicina fu improntata a criterî moderni e novatori.
Opere principali: Dialoghi sopra la curiosa origine di molti insetti (Venezia 1700); Considerazioni ed esperienze intorno al creduto cervello di bue impietrito, vivente ancor l'animale, presentato dal Sig. Verney all'Accademia reale di Parigi (Padova 1710); Considerazioni ed esperienze intorno alla generazione dei vermi ordinari del corpo umano (ivi 1710); Esperienze ed osservazioni intorno all'origine, sviluppi e costumi di vari insetti (ivi 1713); Istoria del camaleonte africano (Venezia 1715); Istoria della generazione dell'uomo e degli animali (ivi 1715); De' corpi marini che sui monti si trovano, della loro origine, ecc. (ivi 1728); Orazione problematica se si deve concedere lo studio delle scienze e delle arti belle alle donne (ivi 1729); Opere fisico-mediche, a cura del figlio Antonio (ivi 1733).
Bibl.: Vita di Giannartico di Porzia, premessa all'edizione delle Opere cit.; L. Configliachi, Discorso inaugurale intorno agli scritti di A. V., Padova 1836; L. Camerano, A. V. e i moderni concetti intorno ai viventi, in Mem. R. Acc. delle scienze di Torino, s. 2ª, LV (1905).