SCALVINI, Antonio
Autore e capocomico, nato a Milano nel 1835, morto a Torino il 12 ottobre 1881. Studiò legge, ma si mise a scrivere romanzi. Presto tuttavia si dedicò al teatro, riducendo commedie altrui, scrivendone di proprie e dando vita, come capocomico, a quel genere di commedia musicale a spunti satirici, che si diffondeva in Francia. Nel 1865 fece rappresentare La principessa invisibile, per la quale Giulio Ricordi scrisse la musica. Il successo fu tale che lo S. s'indusse a riunire una speciale compagnia che trionfò sulle scene delle principali città italiane. Egual successo ebbero le riviste milanesi Se sa minga, con musica di A. C. Gomes (1866), e il Diavolo zoppo, con arie di C. Dall'Argine (1867). Prendendo lo spunto, non imitando, dal genere che Offenbach aveva reso popolare, vi adattò le fiabe di Carlo Gozzi, rivestite di musiche. Ebbero successo specialmente L'Amore delle tre Melarance e L'Augellin bel verde messe in scena con lusso e fantasia. Poi adattò alcune operette di Offenbach. La compagnia dello S., composta di ottimi elementi, lasciò un lungo ricordo. Meno felicemente riuscì nelle commedie e nei romanzi. Alle scene liriche diede il libretto del Guarany, musicato dal Gomes, rimasto popolare per molti anni in Italia e nel Brasile.