ANTONIO MARIA da Albogasio (al secolo Casimiro Affaitadi)
Nacque ad Albogasio (Valsolda) nel 1660 ed entrò a sedici anni nell'Ordine dei frati minori cappuccini della provincia di Milano. Lavorò nella biblioteca e nell'archivio del convento milanese della Concezione. Per quattordici anni assisté inoltre i condannati a morte, e di questa sua triste funzione resta il ricordo nell'opera Il caritativo assistente in pratica. Metodo per confortare ed aiutare i condannati a morte ad un felice passaggio, Milano 1719. Morì nel convento della Concezione il 26 apr. 1721.
Restano di lui numerose opere a stampa, tutte più volte riedite, il cui elenco completo è dato nella Biblioteca di Ilarino da Milano. Qui si ricordano soltanto i titoli delle prime edizioni: Fiori istorici di erudizione, Milano 1711; Memoriale catechistico esposto alle religiose claustrali di qualunque Ordine, Milano 1713; Il Patriarca davidico spiegato nella vita e santità eminente di s. Giuseppe, Milano 1716. L'opera più fortunata per numero di edizioni è un manuale pratico di coltivazione e di giarclinaggio, pubblicato a Milano nel 1710, sotto il nome di Casimiro Affaitadi, col titolo Il semplice ortolano in pratica, overo Regole pratiche per coltivare, e seminare orti, e giardini (la seconda edizione dell'anno 1711, notevolmente ampliata, ha come titolo invece Il semplice ortolano in villa, e l'accurato giardiniere in città,titolo rimasto tale in tutte le successive ristampe).
Bibl.: Valdemiro da Bergamo, I cappuccini della Provincia Milanese, II, 2, Crema 1899, pp. 404-406; G. Molon, Biblioteca orticola, Milano 1927, p. 17; Ilarino da Milano, Biblioteca dei F. M. Cappuccini di Lombardia, Firenze 1937, pp. 64-69; Dict. d'Histoire et de Géographie Ecclés., I, col.671.