BIANCHI, Antonio
Nacque a Milano nel 1758 e vi compì studi di canto e di composizione. Dopo aver cantato (come baritono) a Milano, a Genova, a Parigi (con la compagnia italiana dell'"opera buffa" al Théâtre de Monsieur) e a Hannover, fu poi nel 1792 a Nassau, cantante di camera alla corte dei principi di Nassau-Weilburg. L'anno seguente si recò a Berlino, desideroso di una scrittura all'"opera buffa" italiana presso la corte prussiana; fu, invece, assunto al Teatro nazionale, dove cantò con successo negli intermezzi Il maestro di cappella e L'avaro di J. Haydn e Il calzolaio di D. Cimarosa. Cantò anche in tedesco le parti di Leporello nel Don Giovanni mozartiano e di Tita nella Lilla,oder die Gärtnerin di J. M. König, ma per la sua scarsa conoscenza della lingua fu costretto in seguito a interpretare opere del solo repertorio italiano. Il 16 febbr. 1794 presentò al Teatro nazionale l'opera da lui composta Die Insel der Alcina (su libretto di C. A. Herklotz tratto dall'Isoladi Alcina di G. Bertati), poco apprezzata dalla critica e tuttavia più volte rappresentata. Nel 1795 passò finalmente a corte, all'"opera buffa" italiana, rimanendovi fino al 1797, quando, con la morte di Federico Guglielmo II, l'istituzione fu sciolta. Nello stesso anno si recò ad Amburgo e poco dopo a Breslavia, dove fece ripetere il suo intermezzo pastorale Fileno e Clorinda (giàeseguito a Berlino nel 1796), una felice composizione di danza e di canto, probabilmente scritta dal B. per sua moglie, ch'era un'abile ballerina. Nel 1798 fu a Dresda, a Lipsia e a Brunswick, dando rappresentazioni d'intermezzi solo con sua moglie. Nel 1799 entrò a far parte della compagnia girovaga Krüger, attiva in Turingia, per la quale scrisse alcuni intermezzi, assai graditi al suo tempo, e la musica del balletto Die Entführung oder das Feldlage bei Desenzano. Si trattenne presso la compagnia Krüger fin verso il 1802, poi forse tornò in Italia. Nel 1817 si trovava, però, nuovamente in Germania con la sua famiglia: di passaggio ad Aquisgrana, chiedeva alle autorità competenti il permesso di prodursi come cantante. Dopo questa non si hanno più notizie del B.; sono ignoti anche luogo e data della morte.
Oltre alle opere già citate sono da ricordare, stampate, le seguenti collezioni: Douze chansons françaises ("dédiées à la princesse Louise de Prusse", secondo l'Eitner), Berlin 1795; Douze chansons françaises avec forte-piano..., Hamburg 1796(per il Gerber forse una ristampa delle precedenti) e Douze chansons italiennes pour le forte-piano ou la guitare,composées et dédiées à Sa Majesté la Reine régnante de Prusse par A.B., premier chanteur comique au service du Roi de Prusse, Hamburg s.d. (ma 1798). Altre arie e canzoni del B. rimangono manoscritte (Eitner).
Il B. non va confuso con l'omonimo gondoliere veneziano.
Bibl.: L. Schneider,Geschichte der Oper und des königlichen Opernhauses in Berlin…, Berlin 1852, pp. 255, 259 s., 270 e suppl. XXXVI, n. 40, p. 122; G. Schilling,Encyclopädie der gesammten musikalischen Wissenschaften…, I, Stuttgart 1840, pp. 628 s.; C. von Wurzbach,Biographisches Lexikon der Kaisertums Oesterreich, I, Wien 1857, p. 372; F. J. Fétis,Biogr. univ. des musiciens, I, Paris 1860, pp. 405 s.; R. Eitner,Quellen-Lexikon der Musiker, II, p. 27; X, p. 376; Encicl. dello Spettacolo, II, col. 459; E. L. Gerber,Neues historisch-biographisches Lexikon der Tonkünstler (1812-1814), a cura di O. Wessely, I, Graz 1966, coll. 388-390.