ASCENZI, Antonio
Anatomopatologo e paleontologo italiano, nato a Boulogne sur Mer (Francia) il 4 maggio 1915. Ha svolto la maggior parte della carriera nell'università La Sapienza di Roma: laurea in Medicina e chirurgia (1940); libera docenza in Anatomia e istologia patologica (1951) e in Antropologia (1960); professore incaricato di Anatomia e istologia patologica nella facoltà di Medicina prima a Roma (1957-59), quindi a Pisa (1960-63); professore straordinario della stessa materia e, successivamente, ordinario (1966) a Pisa; nuovamente a Roma all'università La Sapienza dal 1968, nella cui facoltà di Scienze ha insegnato per incarico Paleontologia umana (1960-63). Premio E. Marchiafava per l'Anatomia patologica (1949); premio A. Feltrinelli (1964) dell'Accademia Nazionale dei Lincei per le scienze mediche con indirizzo morfologico; socio nazionale della stessa Accademia dal 1987. Membro del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (1966-70), del Gruppo di studio sui tessuti calcificati e della Commissione per le scienze ausiliarie dell'archeologia del CNR (1966). Presidente dell'Istituto Italiano di Paleontologia Umana (IIPU) dal 1973, membro del Consiglio scientifico internazionale del Laboratorio di ricerca dell'Istituto Calot di Berck sur Mer (Francia) dal 1970. Socio di numerose associazioni scientifiche internazionali, quali la International Academy of Pathology, la American Society of Anatomists e la Paleopathology Association. Medaglia d'oro di Benemerito della Scuola, della Cultura e dell'Arte.
Le sue ricerche più significative concernono: l'ultrastruttura e la micromeccanica del tessuto osseo, la paleoantropologia con la scoperta della mandibola neandertaliana Circeo III, la paleopatologia e, nell'ambito dell'anatomia patologica, le cardiopatie, le miopatie, la talassemia, la meningite tubercolare.
Tra le sue opere si segnalano: Morbo di Cooley, Roma 1948, in coll. con G. Maggioni; Physiological relationship and pathological interferences between bone tissue and marrow, in The biochemistry and physiology of bone, a cura di G. H. Bourne, New York-San Francisco-Londra 19762, vol. iv, pp. 403-44; Trattato di anatomia patologica per il medico pratico, Torino 1980, in coll. con G. Mottura. Per la ultrastruttura e la micro-biomeccanica del tessuto osseo: Bone as a mechanical engineering problem, in coll. con G. H. Bell, in The biochemistry and physiology of bone, a cura di G. H. Bourne, New York-Londra 19722, vol. i, pp. 311-52; Microscopic dissection and isolation of bone constituents, in Skeletal research, An experimental approach, a cura di A. S. Kunin, D. K. Simmons, ivi 1983, vol. ii, pp. 185-236; The micromechanics versus the macromechanics of cortical bone, A comprehensive presentation, in Journal of Biomechanical Engineering, 110 (1988), pp. 357-63. Fra i lavori di antropologia: La mandibola neandertaliana Circeo III (Mandibola B), in Riv. di Antropologia, 62 (1955), pp. 337-403, in coll. con S. Sergi; Microscopy and prehistoric bone, in Science in archaeology, a cura di D. Brothwell, E. Higgs, Londra 19692, pp. 526-38; A new neandertal child mandible from an upper Pleistocene site in Southern Italy, in Nature, 223 (1971), pp. 280-83, in coll. con A. Segre; Fontana Ranuccio: Italy's earliest middle Pleistocene hominid site, in Current Anthropology, 25 (1984), pp. 230-33, in coll. con A. Segre. In questo settore ha anche curato la pubblicazione postuma della monografia di S. Sergi, Il cranio neandertaliano del Monte Circeo (Circeo I), Accad. Naz. dei Lincei, Roma 1974. Tra i lavori di paleopatologia: A problem in palaeopathology, The origin of thalassemia in Italy, in Virchows Arch. A Path. Anat. and Histol., 384 (1979), pp. 121-30; Immunological detection of hemoglobin in bones of ancient Roman times and of Iron and Eneolithic Ages, in Proceedings of the National Academy of Sciences USA, 82 (1985), 7170-72, in coll. con M. Brunori, G. Citro e R. Zito; Microscopy and ultramicroscopy in palaeopathology, in Innovative trends in prehistoric anthropology, a cura di B. Herrmann, in Mitteilungen der Berliner Gesellschaft für Anthropologie, Ethnologie und Urgeschichte, 7 (1986), pp. 149-56.