Scrittore austriaco (Vienna 1881 - Mödling 1932). Laureato in giurisprudenza, fu magistrato, ma si dimise dal servizio non appena gli fu praticamente consentito. Nel 1930 riuscì a essere nominato direttore del Burgtheater di Vienna. Scrisse liriche di tono per lo più impressionistico (Herbstfrühling, 1909; Und hättet der Liebe nicht, 1911; Die Sonette an Ead, 1913), drammi inizialmente almeno legati ancora al naturalismo (fra gli altri: In Ewigkeit amen, 1913; Armut, 1914; Liebe, 1916; Dies irae, 1918), e, più originale nell'assunto critico di accusare satireggiando la decadenza morale di alcuni ambienti durante la prima guerra mondiale, il poema in esametri Kirbisch oder Der Gendarm, die Schande und das Glück (1927). Tradusse in versi eleganti sonetti di Parini, Carducci, Pascoli e Stecchetti (Sonette aus dem Italienischen, 1924).