RUGGERI, Anton Maria
Architetto del sec. XVIII. Romano di nascita e di educazione, sembra che operasse prevalentemente a Milano, dove per altro si conosce pochissimo della sua attività, mentre la sua stessa persona viene confusa sovente nelle guide antiche con quella di un pittore del medesimo cognome. E tuttavia l'importanza del R., autore sicuro di due sole opere, è notevole nell'architettura milanese del Settecento, specie per quanto riguarda il trapasso dal barocco al rococò, con l'innesto e l'assimilazione di forme decorative ispirate dai modelli francesi. Queste sono ancora poco appariscenti nella facciata principale del palazzo Cusani (quella sul giardino è opera più tarda, del Piermarini) e restano limitate ai balconi e a particolari ornamentali di secondario interesse: lo schema della facciata, spartita da lesene, con le finestre del primo piano a timpani curvi e triangolari alternati, è berniniano, e testimonia chiaramente l'origine romana dell'architetto. Un ben diverso spirito anima la facciata del palazzo Litta, ove lo spartimento a lesene, che pur richiama l'opera precedente, perde valore costruttivo per assumere una funzione generica d'inquadratura della ricca ornamentazione negli spazî intermedî. I particolari decorativi intorno alle finestre, nel portale col grande balcone sovrapposto, nella cornice superiore, sono di finissimo disegno, ma non vogliono essere gustati in sé stessi; contribuiscono bensì tutti insieme nell'equilibrata graduazione, nel ritmo che li lega, all'assoluta unità di questo prospetto, che è uno dei più belli esemplari dell'architettura settecentesca di derivazione francese.
Bibl.: A.E. Brinckmann, Baukunst des 17. und 18. Jahrhunderts in den romanischen Ländern, Berlino 1915, pp. 123 e 124; P. D'Ancona, I. Cattaneo, F. Wittgens, L'arte italiana, Firenze 1932, III, p. 66; A. Zádir, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIX, Lipsia 1934 (con bibl.).