EISENHOIT, Anton
Orafo, medaglista e incisore, nato a Warburg nel 1553 o 1554, morto ivi nel 1603. Verso il 1580 è a Roma intento a lavorare per la Metallotheca Vaticana del medico Mercati, che fu pubblicata solo nel 1717 e 1719. Una sua incisione del 1590 riproduce una composizione di Taddeo Zuccari. Nel 1581 incise il ritratto di Gregorio XIII, e nello stesso anno sembra che abbia lasciato l'Italia. Dal 1587 risiedette a Warburg, eseguendo con molta finezza soprattutto per Gasparo di Fürstenberg e per il principe vescovo Teodoro di Fürstenberg, alcuni celebri lavori in argento, nei quali con disinvolta sicurezza innestò alla tradizione gotica elementi del Rinascimento, derivati soprattutto da Michelangelo. I suoi lavori più importanti (un calice del 1588, un Crocifisso del 1589, ecc.) sono conservati nel tesoro di Herdringen.
Bibl.: J. Lessing Die Silberarbeiten von A. Eisenhoit, Münster 1879; H. Baumgärtel, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, X, Lipsia 1914.