antibioticoterapia
(antibiotico-terapia), s. f. Terapia a base di antibiotici, per prevenire o curare lo sviluppo di germi patogeni.
• Se è vero che le conseguenze dei morsi di zecca possono essere temibili, basta un po’ di attenzione e qualche precauzione per evitare ogni rischio. Il morso di zecca infatti può trasmettere la borreliosi, un’infezione batterica responsabile di eritemi, artriti, disturbi neurologici e cardiaci curabili con un’antibioticoterapia mirata. (E. D. G., Messaggero Veneto, 2 ottobre 2008, p. 1, Pordenone) • Una volta bruciati i carbapenemi, rimane come ultima chance l’antibiotico colistina che peraltro è molto tossica per il rene e per il sistema nervoso centrale e va usata solo in centri specializzati nell’antibiotico-terapia. (Luigi Cucchi, Giornale, 27 marzo 2015, p. 35, Medicina) • «Il paziente è approdato da noi con un’infezione dell’area anatomica in cui era stato precedentemente inserito il catetere ‒ racconta lo specialista [Gerardo Nigro] ‒. Antibioticoterapia e pulizia chirurgica non sono riusciti a domarla. Oltretutto il soggetto presentava altri fattori di rischio: pregresso infarto, diabete e un pregresso intervento di by-pass aorto coronarico. Dopo un rapido consulto ci siamo orientati all’estrazione dei cateteri». (G[iuseppe] D[el] B[ello], Repubblica, 2 febbraio 2016, Roma, p. VIII).
- Composto dal s. m. e agg. antibiotico e dal s. f. terapia.
- Già attestato nella Nuova Stampa del 23 marzo 1958, p. 7 (Angelo Viziano).