anti-inciucista
agg. Che si oppone a ogni forma di accordo informale o sottobanco tra forze politiche contrapposte.
• Auspice il fantasma di [Giorgio] Almirante, che a Napoli «sbatté i voti del Msi» in faccia ai democristiani. Un precedente storico, a cui [Francesco] Storace piace richiamarsi ora che deve spiegare come mai quei 55mila voti tolti all’avversario al primo turno in nome della coerenza nostalgica e anti-inciucista sono pronti a tornare ad [Gianni] Alemanno pur di conquistare alla destra il Campidoglio. (Mariagrazia Gerina, Unità, 24 aprile 2008, p. 6, L’inchiesta) • Dopo il risultato elettorale di parità perfetta, dopo la plateale prova di inettitudine politica per la (mancata) elezione di un nuovo presidente della Repubblica, dopo la strigliata di Giorgio Napolitano che ha sferzato nel suo discorso di reinsediamento l’inconcludenza verbosa dei partiti, i rinfocolatori di una guerra distruttiva e autodistruttiva, i custodi del dogma «anti-inciucista», hanno vissuto la nascita del nuovo governo come un obbligo da adempiere obtorto collo, senza convinzione, sempre con la tentazione di staccare la spina se gli interessi dei rispettivi partiti dovessero richiederlo. (Pierluigi Battista, Corriere della sera, 19 agosto 2013, p. 27, Idee & opinioni).
- Derivato dall’agg. inciucista con l’aggiunta del prefisso anti-.
- Già attestato nel Corriere della sera del 12 dicembre 1996, p. 1, Prima pagina (Paolo Franchi).