ANSIA (dal lat. anxius "ansioso"; fr. angoisse; spagn. ansia; ted. Angstgefühl; ingl. anxiety)
Inquietudine penosa, che s'accompagna ad aumento di frequenza degli atti respiratorî e delle pulsazioni cardiache. Quando è molto accentuata, si ha senso di oppressione, di stretta al cuore (angoscia precordiale). Negl'individui normali l'ansia è determinata da preoccupazioni gravi, da situazioni difficili o disperate, o da contrasti affettivi che non trovano sfogo in azioni pronte e risolutive. L'ansia è frequente come fenomeno patologico nella melancolia: quando il dolore psichico punge più fieramente, quando il pensiero s'aggira affannosamente e invano in una cerchia chiusa d'idee tristi che non dànno accesso ad alcun barlume di speranza, si determina uno stato di tensione ansiosa, che dà luogo a irrequietezza motoria e a scatti violenti. Nei sofferenti d'idee ossessive si hanno crisi di ansia per la pena e il disagio che queste idee cagionano, per l'incapacità di liberarsene che i pazienti constatano in sé stessi. Negli epilettici, nei dementi precoci, si possono avere crisi d'ansia violenta senz'alcun motivo, probabilmente per uno scatenarsi automatico dei meccanismi periferici delle emozioni angosciose: le modificazioni violente della circolazione e del respiro hanno un carattere particolarmente angoscioso.