ANGOULÊME, Louis Antoine, duca d'
Nato a Versailles il 6 agosto 1775 dal conte d'Artois (poi Carlo X) e da Maria Teresa principessa di Savoia, fu educato dal duca di Sérent suo governatore e dall'abate de Firmont. Nel 1789 seguì il padre nell'esilio, a Torino. E qui, insieme col fratello duca di Berry, fu accolto dall'avo Vittorio Amedeo III nella scuola d'artiglieria. Allo scoppio della guerra fra la Francia e le potenze antirivoluzionarie, il duca d'Angoulême militò accanto alle truppe di queste ultime, comandando un corpo di emigrati francesi. Dopo aver accompagnato il padre in Scozia, raggiunse lo zio, conte di Lilla e capo della casa di Francia, a Mittau e lo seguì nelle sue peregrinazioni per ben quattordici anni. Il 10 luglio 1799, sposò la cugina Maria Teresa, unica figlia superstite del re Luigi XVI. Nel gennaio del 1814 lo troviamo in Spagna, agli avamposti dell'esercito inglese che, sotto il comando del duca di Wellington, stava per varcare il confine francese. Con pochi fidi compagni, entrò il 2 febbraio in Francia e da Saint Jean-de-Luz emanò un proclama nel quale eccitava a ribellione contro il dispotismo napoleonico e faceva larghe promesse di pacificazione. Nel marzo, i monarchici apersero le porte di Bordeaux; e qui gli pervenne la notizia dell'abdicazione di Napoleone. Il duca rimase nel Mezzogiorno della Francia fino alla metà di quel mese, cattivandosi quelle popolazioni con la sua attitudine conciliante. Vi ritornò con la moglie nel febbraio 1815, e vi fu sorpreso dallo sbarco improvviso di Napoleone reduce dall'isola d'Elba. Investito da Luigi XVIII dei più ampî poteri per contrastare l'avanzata del piccolo corpo di sbarco e per infrenare i bonapartisti, il duca riescì per quasi un mese a raggruppare le forze del partito monarchico. Ma il passaggio dei Lionesi e delle truppe del generale Grouchy nelle file bonapartiste permise l'accerchiamento del piccolo esercito rimasto fedele al duca, sicché questi dovette arrendersi al Grouchy il 9 aprile, in seguito a laboriose trattative per una capitolazione, che venne finalmente conclusa. In forza di essa, il duca poté imbarcarsi a Cette il 15 aprile su una nave svedese e sbarcare a Barcellona. Lasciò di nuovo la Spagna il 10 luglio, appena seppe che i monarchici avevano rialzato a Marsiglia la bandiera bianca. Anche questa volta si recò dapprima a Bordeaux, donde prese le mosse per Tolosa, e raccolse soldati regolari e volontarî, in modo da ristabilire l'ordine, evitando alle provincie meridionali l'invasione straniera. Nella medesima estate il duca dovette di nuovo intervenire per sventare i propositi del governo spagnolo, che, due mesi dopo il ritorno di quelle provincie all'obbedienza del re Luigi XVIII, pretendeva imporre loro una seconda occupazione militare.
Nel 1823, il duca d'A. ebbe il comando del corpo di spedizione francese, che, per incarico delle grandi potenze, penetrò in Spagna per ricollocare sul trono il re Ferdinando VII, costretto da un pronunciamento militare ad accettare la costituzione demagogica del 1812. In tale campagna, che non incontrò seria resistenza se non nell'Andalusia, il duca fu raggiunto ad Aranda da Carlo Alberto di Savoia, principe di Carignano, al quale il re Carlo Felice permetteva di riscattarsi con questa prova dalla colpa di essersi compromesso col liberalismo nel 1821. Il duca d'A. mostrò al giovine principe proscritto la più viva simpatia, e, alla presa del Trocadero dinanzi a Cadice, lo decorò della propria croce di San Luigi sul campo di battaglia. Dovette faticare assai per contenere gli eccessi della reazione assolutistica spagnola; né esitò ad affrontarla con l'ordinanza di Anduyar. Scoppiata, alla fine del luglio 1830, la rivoluzione parigina contro le ordinanze emanate da suo padre il re Carlo X, il duca d'A. assunse il 29 luglio il comando delle truppe fedeli. Rinunciò subito dopo ad ogni diritto di successione al trono in favore del duca di Bordeaux, e s'imbarcò col padre per l'Inghilterra il 16 agosto. Prese durante l'esilio il titolo di conte di Marnes; e morì a Gorizia il 3 giugno 1844.
Bibl.: E. Duadet, Les Bourbons et la Russie pendant la Révolution française, Parigi 1886; A. Hugo, Histoire de la campagne d'Espagne en 1823, voll. 2, Parigi 1824; J. B. H. Capefigue, Récit des opérations de l'armée française en Espagne sous les ordres de S. A. R. Mgr. le Duc d'Angoûleme, Parigi 1823; C. de Montbel, Souvenirs, Parigi 1913.