ANGONI (o Wangoni)
Sezione degli Zulù, che, all'inizio del secolo XIX, per sfuggire al dominio di Ciaka (v. zulù) e fondare un regno indipendente, emigrò dall'Africa australe verso il N. Intorno al 1830, devastando e saccheggiando, gli Angoni passarono lo Zambesi e si diffusero sino ai laghi Tanganica e Vittoria. Il nucleo principale si fissò nelle regioni adiacenti al lago Niassa, a SO. e a NE. di esso, organizzandovi dominî che sono stati distrutti dal graduale impoverimento numerico della bellicosa aristocrazia originaria, e dall'intervento degli Europei. Le doti d'organizzazione militare (divisione dell'esercito in classi d'età, forte disciplina) e politica (ripartizione del territorio in distretti sotto la giurisdizione di nduna, prefetti), avevano permesso, ad un'esigua minoranza, di dominare e ridurre a schiavitù vaste masse di Negri meno bellicosi. Essi hanno conservato il dialetto zulù, l'armamento originario (lancia, scudo e clava), la preferenza all'allevamento del bestiame e molte costumanze estranee alle genti conquistate. Nel territorio portoghese si dà loro il nome di Landin.
Bibl.: C. Wiese, in Zeitschr. Ethnologie, XXXII (1900), p. 181 segg.