Attore siciliano (Catania 1872 - Milano 1937); autodidatta e burattinaio con M. Insanguina, passò all'operetta e al varietà finché, dopo una infelice esperienza nel teatro napoletano, entrò a far parte della compagnia siciliana di G. Grasso, nella quale salì in tale rinomanza da superare quella del maestro. Fatta compagnia, prima (1912) con M. Bragaglia e poi a sé (1914), ottenne vivissimo plauso per la sua nativa strabocchevole comicità, non disgiunta da note grottesche e talora drammatiche. Il suo nome resta legato alle più tipiche commedie del teatro in vernacolo siciliano: dall'Aria del continente (1915) di N. Martoglio al Paraninfu di L. Capuana, a Pensaci Giacomino!, Il berretto a sonagli, Liolà, La patente di Pirandello. Alcune di esse furono da lui portate, negli ultimi tempi, sullo schermo. Un'antologia delle sue interpretazioni cinematografiche fu raccolta nel film C'era una volta Angelo Musco (1953).