DUBINI, Angelo
Medico, nato a Milano l'8 dicembre 1813, morto a Cassano Magnago il 28 marzo 1902. Si laureò in medicina a Pavia, e fu primario del reparto dermatici all'ospedale maggiore di Milano. A Milano nel 1848, si prodigò a favore dei colpiti dal colera, che contrasse egli stesso. Negli ultimi anni della sua vita, ritiratosi a vita privata, si dedicò all'apicoltura.
La sua prima ricerca fu rivolta alla conoscenza della causa parassitaria del favus, di cui stabilì la natura vegetale (1842). Nel 1843 descrisse un verme parassita trovato nell'intestino di varî cadaveri, cui diede il nome di Ancylostoma duodenale (sin. Anchylostomum, Ankylostoma, Ankylostomum). Negli anni successivi potè confermare e completare questa scoperta, riconoscendo l'azione patogena del parassita, che ritrovò numeroso in individui affetti da colite ulcerosa, diarrea cronica, ecc. (v. anchilostomiasi, III, p. 145). questa la più importante scoperta del D., che rivolse poi le sue indagini anche su altri parassiti, specialmente ectoparassiti (Demodex, Sarcoptes, ecc.). Egli fu anzi il primo che, quando ancora si discuteva se l'acaro della scabbia fosse veramente l'agente patogeno della malattia, ne diede la dimostrazione inconfutabile, infettandosi sperimentalmente. A lui si deve inoltre la prima descrizione della sindrome clinica nota sotto il nome di corea elettrica, o "spasmo del Dubini", e che fu da lui indicata col nome di convulsione clonica (v. encefalite, App.).
Fra i suoi lavori principali ricordiamo: Sulla natura della tigna vera o favosa, in Gazzetta medica di Milano, 1842, n. 2; Nuovo verme intestinale umano (Ancylostoma duodenale) costituente un sesto genere di Nematodei propri dell'uomo, in Annali Univ. di Medicina, CVI, 1843; Entozoografia umana, Milano 1850.
Bibl.: A. Bertarelli, In morte di A.D., Milano 1902; L. Castaldi, Il contributo di A.D. alle conoscenze causali della scabbia e l'import. della sua "Entozoografia" per la st. delle microbiol, in Riv. di st. d. sc. med. e nat., 1937.